Io, cittadino parzialmente scremato di un impero a lunga conservazione
Il pezzo che leggerete è stato scritto all'inizio del 2004, nel pieno del crack Parmalat. L'ho trovato per caso in una sezione del sito lastampa.it. All'epoca ancora mi firmavo Stefs The Mad.
Non è solo il latte che và a male..
A quanti ancora credono che siano le
mucche a esser pazze e non chi le
trucca come si faceva anni fa coi
motorini. A quanti preferiscono l'happy
hour
e gli happydays passando per una
happyfania o un happymeal. A chi
"scusi ma i bollini?"
e "maledetti ferrotramvieri". A chi,"ha
dato ha dato" e mai avuto.
Io, cittadino parzialmente scremato di
un impero a lunga conservazione
faccio notare
che da questa parte del mondo il sole
splende. Splende e illumina vizi e virtù
del
Bel Paese, sì il noto prodotto caseario
perchè il mio paese, l'Italia, non può
fregiarsi del titolo di "Bel"
in questo neonato 2004. Perchè non
posso essere fiero di rischiare la
guerra civile
se per decreto toccano il calcio e
vedere i miei paisà infuriarsi contro dei
poveri
cristi che chiedono un aumento di
stipendio, dimentichi questi iracondi
pendolari che
quei soldi sono dello stesso colore di
uomini che rincorrono una palla per
90° minuti a settimana
contro le 8 ore lavorative di chi li
scarrozza avanti e indietro tutti i
giorni.Ma evitando
la facile demagogia, ci sono altri motivi
per cui non si può esser fieri di questo
presente
italiano. Come arrivo al 2004 se un
Ministro mi dice che le case vanno
date agli italiani
e non ai Bingo Bongo? Come supero
il 2004 se questo Ministro siede in un
palazzetto dello
sport e non reagisce contro gli insulti
razzisti del nostro Calton Myers? La
risposta è semplice:
mi distraggo. Oh, ecco un
telecomando... Accendiamo questa
Televisione. Davanti ai miei
occhi in quella scatola magica sta
passando una corriera con un attore
toscano, che mi invita
a rinnovare un certo abbonamento. Ma
io non ho mai chiesto di abbonarmi a
un servizio di
questo tipo che mi offre la stessa
quantità di pubblicità e la medesima
qualità di format
forniti dal suo concorrente a prezzo 0.
Spengo la televisione prima che sia lei
a spegnermi.
Voglio viaggiare, aprire la mia mente.
Autostrada, la macchina funziona a
benzina e quindi devo
fermarmi a fare il pieno. Il "benzinaro"
mi guarda con l'aria un pò scocciata e
mi dice "40 Euro" con
una sigaretta all'angolo della bocca. Io
pago e gli chiedo "Ma lo sa che è
pericoloso?" e lui "Tranquillo
non esplode niente" "Ma io mi riferivo
alla sua salute.." "E a te che XXXX te
ne frega??". Giusto, ha
ragione lui, ma allo Stato? Questa
conversazione mi ha fatto venire sete.
E' pomeriggio ed entro nella stazione
di servizo, sembra un Bar qualunque.
Chiedo un'aranciata e noto che di
fianco a me ci sono 2 tazzine di caffè
e un bicchiere di vino bianco. Mah. Mi
dirigo verso l'uscita e vicino al banco di
prodotti tipici c'è
una bella mensola con esposte
diverse bottiglie. Tutte bevande
alcooliche. Si va dalla Malvasia al
Lambrusco passando
per il Nocino. Più avanti scorgo una
bottiglia di grappa che si contende il
posto con una nota marca di vodka.
Ammesso che compri il vino per
stapparlo mi servirebbe un cavatappi,
cosa che trovo in vendita vicino alle
batterie. Che bello! Potrei sbronzarmi
e rimettermi alla guida! Riprendo il
viaggio ma mi sta venendo fame e
fortunatamente alla prossima stazione
di servizio c'è un ristorante. Voglio
cenare e al self service ecco che
mi si ripiazzano davanti bottiglie
formato ridotto di diversi vini. Ora mi
chiedo, qualcuno mi vuole sbronzo o
mi vuole morto?
Forse sbronzo e morto così non c'è
bisogno di indagare molto
sull'accaduto e fine della storia.
L'impero a lunga conservazione
a cui appartengo non vuole mostrare
la propria data di scadenza eppure a
naso sento qualcosa di marcio.
Credo che sia il caso di aprire una
finanziaria in un paradiso fiscale,
magari nel dimenticato Lichtenstein e
accreditarmi
6 o 7 milioni di euro pagabili a vista al
portatore di sventure finanziarie. Alla
fine il sole splende ma lo fa più per
dovere
che per piacere, perchè a noi che non
possiamo guardare il sole dritto neglio
occhi sfugge che quella che vediamo
non è la faccia
ma il didietro, che lui di vedere certe
schifezze si è già stancato da tempo.
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