mercoledì 23 settembre 2009

L'essere umano è imprevedibile

Ho letto che uno dei caduti in Afghanistan era iscritto ad un gruppo filofascista su FB

Purtroppo e per fortuna non si può cambiare la mente alle persone. Ovvero uno può sentirsi estremista e condurre comunque una vita corretta. Così come uno può sentirsi pio e benevolo ed ad un certo punto compiere atrocità.

E' uno dei tratti distintivi dell'essere umano, non so quanto possano fare la cultura - l'educazione o altro. I valori e i principi condivisi non si possono imporre se qualcuno non li sente propri. Ricordiamoci sempre che quello che tiene in piedi la nostra società, oltre al fatto che la maggioranza condivida l'idea di non massacrarsi, è il fatto che la minoranza abbia PAURA delle conseguenze. Senza questa PAURA sarebbe una minoranza violenta senza regole condivise. Il che porterebbe la maggioranza a reagire con altrettanta violenza. Peccato che il fascino della "libertà" intesa come "possibilità di andare oltre o ignorare" le norme e i valori condivisi sia sempre enorme.

Per quanto concerne l'iscrizione del militare al gruppo FB:

Ai militari di carriera in servizio attivo é fatto divieto di iscriversi ai partiti politici, tenuto conto che la legge n. 382/1978 non è chiara in proposito ?

Risposta
L’art. 98, comma 3°, della Costituzione sancisce che: “Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d’iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all’estero”.
Il Parlamento, dopo approfondita discussione in sede di lavori preparatori della legge n. 382/1978 (Norme di principio sulla disciplina militare), ritenne di non avvalersi della facoltà di stabilire limitazioni al diritto di iscrizione ai partiti politici per i militari di carriera in servizio attivo. Successivamente con decreto-legge 3 maggio 1991 n. 141 furono emanate dal Governo norme urgenti in materia, ma queste decaddero a causa della loro mancata conversione in legge.
Sicché il diritto in questione, allo stato attuale, é pienamente esercitabile dagli appartenenti alle Forze Armate.
Resta fermo, a norma del combinato disposto degli artt. 5, comma 3°, e 6, comma 2°, della citata legge n. 382/1978, il divieto di partecipare a riunioni o manifestazioni di partiti, associazioni e organizzazioni politiche, nonché di svolgere propaganda a favore o contro partiti, associazioni, organizzazioni politiche o candidati ad elezioni politiche ed amministrative, ai militari che si trovano nelle seguenti condizioni :
a) svolgono attività di servizio;
b) sono in luoghi militari o comunque destinati al servizio;
c) indossano l’uniforme;
d) si qualificano, in relazioni a compiti di servizio, come militari o si rivolgono ad altri militari in divisa o che si qualificano come tali.

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