mercoledì 5 dicembre 2007

Metti una X

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Mettete una X sulle cose che avete fatto (IN STAMPATELLO LO STEFSTM PENSIERO)





(x) Fumato una sigaretta LA PRIMA UNA MARLBORO ROSSA IN AUSTRALIA

(X) Vomitare dopo essere totalmente ubriaco LA PRIMA IN VACANZA A CASALVELINO

() Fatto un incidente con la macchina di un amico NO, DA PASSEGGERO SI' PERO'

() Rubato una macchina MAI

(X) Essere stato innamorato HTTP://STEFSTM.BLOG.COM

(x) Rubato qualcosa GIOCHI AGLI AMICI CHE VENIVANO A CASA

() Essere stato licenziato

(x) Aver lasciato il lavoro LEZIONI DI TEATRO A BAMBINI

(x) Essere stato coinvolto in una rissa PIU' CHE UNA RISSA UN PESTAGGIO

(x) Uscito di nascosto da casa NON RICORDO LA PRIMA

(x) Provato qualcosa per qualcuno che non ricambiava NON RICORDO LA PRIMA

() Stato arrestato FERMATO SI', ARRESTATO NO

(x) Stato ad un appuntamento al buio I PRIMI TEMPI DI INTERNET

(X) Aver mentito ad un amico E' SUCCESSO

(x) Saltato la scuola CHE DOMANDA E'..

() Visto qualcuno morire PER IL MOMENTO HO VISTO MORIRE ANIMALI E MI BASTA

() Stato in america

() Stato in messico

(x) Stato su un aereo SU UN AEREO MAI, DENTRO PIU' VOLTE

(X) Essersi perso MI VIENE NATURALE

(X) Stato dall'altra parte del mondo AUSTRALIAAA

() Andato a Washington, DC

(x) Nuotato nell'oceano AUSTRALIAAA (E 2)

(x) Sentito morire L'INCIDENTE DI QUEST'ESTATE

(x) Pianto fino ad addormentarsi PURTROPPO SI'

(X) Giocato a guardie e ladri NATURALE...

(X) Colorato coi pastelli NATURALE!

(X) Cantato al karaoke MENO NATURALE MA OVVIO

(x) Pagato una cena solo con monetine MI VERGOGNO MA SI'.

(X) Fatto qualcosa che ti eri detto non avresti fatto UFF...UNA CIFRA

(X) Fatto scherzi telefonici SE LO AMMETTO MI AMMAZZANO

(X) Riso così tanto da farti uscire dal naso quello che stavi bevendo SCHIFO.SI'.

(X) Preso un fiocco di neve con la lingua SI'.

(x) Danzato sotto la pioggia PER QUANTO IO SAPPIA DANZARE. SI'.

(X) Scritto una lettera a Babbo Natale PIU' DI UNA.

() Stato baciato sotto le dita dei piedi HMM?!

(x) Visto il tramonto con qualcuno a cui vuoi bene.. SI'!

(X) Fatto le bolle di sapone ECCOME.

(X) Fatto un fuoco sulla spiaggia IN SPIAGGIA E IN RIVA AL TORRENTE.

(x) Andato sui roller-blade MESSI E TOLTI

() Pattinato sul ghiaccio MAI! CIO' PAURA DI ROMPERMI!





Questo ennesimo questionario viene dalla mia casella email e l'ho ricevuto dalla cara Lucichannel

giovedì 15 novembre 2007

Io? Nato per leggere...





"Blog.com stai mettendo a dura prova la nostra pazienza...Wordpress è sempre lì!" - StefsTM







Aloha a tutti.



Oggi vi parlo di Favole e affini.



Spero che la maggioranza di voi occasionali o fedeli lettori abbia avuto molto a che fare con le favole.



Ve le leggevano?



E una volta imparato a leggere avete smesso?



Ne avete create da soli?



A scuola ve l'hanno insegnato lo schema di Vladimir Propp?



I miei genitori mi hanno letto diverse favole e storie quando ero piccolo, a volte le inventavano. Quelle inventate ovviamente cozzavano contro la mia natura di Bimbominkia. Quindi mio padre ne inventava una, io mi divertivo ma la rivolevo UGUALE la volta dopo. Forse per farmi inconsciamente capire che non era un comportamento degno di un bravo bambino educato quello di sfracassargli i maroni ad ogni modifica alla trama, a un certo punto il mio buon babbo si mise a leggermi la Divina Commedia. Poteva forse leggermi il Purgatorio o il Paradiso? Macchè. Inferno, bello, cruento, incasinato. Il mio passaggio preferito?



"La bocca sollevò dal fiero pasto

quel peccator, forbendola a'capelli

del capo ch'elli avea di retro guasto."





Inferno Canto XXXIII



Sarà stato anche il fatto che fossi figlio unico con molti libri, tantè che dopo non molto tempo mi misi a leggerle da solo. Fortunatamente i miei non si limitarono a sbolognarmi fiabe in versione ed edizione disney ma mi procurarono diversi volumi con autori come Esopo, La Fontaine, I Grimm e anche fiabe da diverse parti del mondo come i paesi del nord e l'Africa.



Provai il piacere di scrivere qualche favola e racconto negli ultimi anni del liceo. Poi mi ritrovai a fare i conti con questi racconti semplici una volta iniziato ad insegnare inglese in una scuola materna. Avere dei punti di riferimento in comune coi bimbi si rivelò utilissimo.



La maggior parte di voi che mi frequentate sa che sono molto bimbo dentro, questa cosa non è sfuggita nemmeno a Simona la quale diverse settimane fa mi ha fatto notare un annuncio.



Si cercavano volontari per la lettura ad alta voce di favole e racconti negli ambulatori pediatrici a Modena. Per un pò di tempo ho accarezzato l'idea di provare a candidarmi senza realmente arrivare a soluzioni concrete. Fino a qualche giorno fa. Ho inviato una mail e sono stato invitato a chiamare un numero fisso.



Detto fatto stamattina chiamo e vengo convocato in Biblioteca Delfini a Modena per un colloquio. Orbene signori miei sono rimasto abbastanza stupido dal progetto



Nati per Leggere



Amare la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia. Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Questo è il cuore di Nati per Leggere. Dal 1999, il progetto ha l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.

Recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino e genitori), che cognitivo (si sviluppa meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura); per di più si consolida nel bambino l'abitudine a leggere che si protrae, poi, nelle età successive anche grazie all'imprinting precoce legato alla relazione.





Chapeu a questo progetto, sono molto contento che anche il Governo abbia organizzato una campagna radiofonica in cui si invitano i genitori a leggere le favole ai figli. Incredibilmente ancora mi ricordo la sala d'attesa del mio pediatra, il Dott. Panza, venuto a mancare diversi anni fa.



Ah, se vi interessa com'è andata a finire per il sottoscritto... posso solo dirvi che Giovedì 22 Novembre alle ore 16 inizierò il volontariato presso un ambulatorio pediatrico in Via Zamenhof 120 a Modena. Sono solo 2 ore alla settimana, probabilmente ogni 15 giorni perchè siamo in 2 a doverci dividere il Giovedì pomeriggio, ma sono comunque molto contento.



Che dire? Forse a furia di essere bimbo ed avere a che fare coi bimbi, ho trovato il modo per restare giovane. Sono molto emozionato, avrò a che fare per la prima volta con bimbi piccolissimi e sopratutto sarà curioso vedere come reagiranno i genitori. Certo che se quando eravamo piccoli ci fossero stati i libri che ho visto stamattina! Con forme stranissime, tutti elaborati e da toccare, altri con vere e proprie marionette all'interno...



Tra i tantissimi libri che ricordo (tra alcuni meravigliosi con i personaggi che saltavano fuori dalla pagina) uno in particolare mi riporta alla mente una marea di sensazioni e pensieri felici:






Forse questo è il preambolo al mio futuro come Clown di corsia? Speriamo...



Aloha!





music player

I made this music player at MyFlashFetish.com.




venerdì 9 novembre 2007

Se le fidanzate studiassero antropologia.



"Ieri sera il server di Blog.com deve aver mangiato pesante..." - StefsTM





Aloha a tutti, in questo venerdì fausto per l'ennesima laurea non mia a cui presenzierò (che dite devo inizare a chiedere i gettoni di presenza?) potrei parlarvi dell'affitto da pagare, o di Beppe Grillo che ormai sui Rom, sui Rumeni (che non sono la stessa cosa anche se per i media lo stanno diventando) e sui Bulgari sbarella di brutto o anche della mancata presenza di Filippo Facci (il piacere di andare a zappare) ad Anno Zero.



Invece vi propongo uno scritto che mi è venuto di getto, ispirato da questo post.



Buona lettura.



Le fidanzate non studiano antropologia.







Se studiassero questa interessantissima materia saprebbero infatti che fin dagli albori, l'essere umano maschio è restio ad essere accompagnato nei suoi spostamenti dalla femmina. Pitture rupestri un pò ovunque nel mondo ci mostrano le femmine che insistevano ad essere presenti negli spostamenti (prevalentemente battute di caccia) solitamente attorniate da belve feroci. Per quanto le femmine fossero ottime esche per attirare la selvaggina o distrarre grossi predatori, ben presto le prime comunità si resero conto che la perdita di un elemento femminile era un prezzo troppo grande da pagare secondo un'ottica di cruda sopravvivenza. Il fatto che la femmina insista ancora oggi nel voler accompagnare (se non addirittura guidare l'uomo) dimostra come il sapiens sapiens non riesca ad apprendere realmente le lezioni del suo passato. Le più progredite civiltà classiche, quella greca e in seguito quella romana accettarono di buon grado lo stato delle cose, regalando alla femmina un luogo dove essa potesse restare incolume e al contempo comandare: la domus. La nascita della femmina domestica non fermò però l'istinto della donna alla peregrinazione. Mutati gli scenari e ridotti i rischi di aggressione da parte della selvaggina grazie all'avvento della figura dell'allevatore (il quale comunque preferiva accompagnarsi al bestiame piuttosto che a una donna, pratica tra l'altro ancora in uso tra i mandriani mongoli, sardi, neozelandesi e americani -brokeback mountain docet) il pericolo per la donna fuori dalla domus a seguito del proprio compagno o in solitaria era.. un altro maschio. Può esser d'aiuto citare i casi esemplari che sono passati alla storia a causa dell'avventatezza delle fidanzate, come "Il ratto delle Sabine" o la "Guerra di Troia". Bisogna comunque sottolineare che il maschio è sempre stato ed è tutt'ora restio a prendere ordini da una donna. La necessità di procurare il cibo necessario alla sopravvivenza della comunità permetteva a maschi di diverse età di allontanarsi, per periodi di tempo variabili, dalle femmine. Una volta civilizzato il maschio ebbe a sua disposizione molto tempo da condividere con la femmina, in particolare nella domus. Non essendo la condizione della femmina domestica propriamente idilliaca, questa molte volte si sfogava col maschio il quale decisamente non domestico reagiva come poteva, ed essendo sì civilizzato ma anche molto incazzato e abituato a dar legnate, riportava l'ordine nella domus a volte esagerando e sconfinando nell'uxoricidio. L'uxoricidio era punito dal diritto romano, quindi gruppi di maschi iniziarono dapprima a uscire incazzati ritrovandosi per strada per sfogarsi menando cazzotti e calci in ogni direzione. Le cronache dell'epoca parlano di un non precisato saggio che visto il numero sepre maggiore di maschi incazzati per strada, e l'ancor più alto numero di spettatori (comunque sempre altri maschi incazzati ma anche annoiati) presenti ad incitare i duellanti, abbia deciso di trarre profitto dallo stato delle cose e contemporaneamente ristabilire l'ordine nelle città inventando le arene. Purtroppo presso i barbari tale idea non venne mai a nessuno e a causa dei continui scazzottamenti, l'unica soluzione per allontanare i maschi incazzati fu di mandarli a sfogare all'estero: nacquero così le invasioni barbariche che segnarono l'inizio del medioevo. Perse molte delle conquiste tecnologiche e sociali, le civiltà medievali regredirono per alcuni versi allo stato primitivo e la donna non fece eccezione. Tuttavia la percezione della precarietà della vita, e l'incombenza della morte - pompata ad arte dalle pestilenze, le guerre, le carestie e la paura della fine del mondo con l'approssimarsi dell'anno 1000- favorirono l'attribuizione di maggiore importanza alla donna medievale, di nuovo necessaria per poter procreare una progenie schiava di un precario presente e ancor più cupo -per l'epoca- futuro. Peccato che dopo centinaia di anni passati in casa la donna si fosse anche rotta le scatole di stare nella domus, e spesso decidesse di fare fagotto e fuggire. La visione cavalleresca medievale ci tramanda di come fosse importante riportare a più miti consigli, e semmai all'interno della domus, la donna fuggitiva. E' infatti attorno all'anno 857 che si cominciano a delineare due figure fantastiche femminili: la fata e la strega. Diversi antropologi concordano nel dire che la fata altri non è che la giovane donna di qualche città, fuggita e trovata da un qualche uomo incazzato che passava da quelle parti per sbollire l'incazzatura. La strega altri non sarebbe che una donna molto più vecchia e meno appetibile sessualmente, talmente inutile anche per l'uomo incazzato che così si ritrovava a pronunziare diverse maledizioni. La profonda divisione tra mondo contadino e mondo aristocratico faceva sì che i membri del primo "trovassero per caso" delle fate, mentre i membri del secondo "liberassero" da impavidi cavalieri quali erano, delle "principesse" dalle grinfie di bruti o mostri (solitamente contadini incazzati). Passata la paura per la fine del mondo, e incrementata l'idea di amore romantico, a qualcuno venne in mente che avrebbe potuto anche essere divertente mettere al comando una femmina, giusto per vedere quello che sarebbe successo. Peccato che una volta iniziato, il gioco sfuggì di mano ai maschi e così fatto un rapido calcolo decisero che, "ok si è scherzato ma agli ordini di una donna MAI!" bruciando prima Giovanna D'Arco, poi assassinando nei modi più coloriti le varie regine e regnanti esponenti del gentil sesso. Ma l'effetto valanga era ormai iniziato e non si poteva fermare, così che dopo diversi secoli le donne ottennero la parità dei sessi e furono tutelate dalla legge e si sentirono in dovere non solo di accompagnare ma anche di dare ordini ai maschi. Ad oggi il maschio contemporaneo cerca in tutti modi di recuperare quegli spazi e quei tempi "unicamente maschili" che sono suoi dall'alba dei tempi, e lo fa sfruttando i mezzi che la più avanzata tecnologia gli mette a disposizione: playstation, World of Warcraft, serate al pub con gli amici, partite di calcio allo stadio o alla televisione, uscite per portare a spasso il cane-comprare le sigarette-buttare l'immondizia, battute di caccia o di pesca nei weekend. Concludendo, possiamo dichiarare senza ombra di dubbio che l'accompagnare un maschio dandogli ordini o consigli è una pratica innaturale che porta la femmina a trovarsi in una condizione di alto rischio. Rischio che si palesa sovente nella luce degli occhi del maschio quando fissa con avidità oggetti contunenti e al contempo utili nelle corsie di un ferramenta. Ma questa è un'altra storia.





Lo stile è volutamente similare a questo libro che mi ha divertito moltissimo:



Allegro ma non troppo di Carlo M. Cipolla






Leggetelo!!

Aloha!

P.S.= Sedlex, il paragone fatto nel post di Beppegrillo tra i figli di cittadini comunitari in Italia e bambini italiani, sta in piedi?

giovedì 11 ottobre 2007

L'essere umano e' prevedibile: LastFm

(Per chi volesse saperlo... Mia & Martin non mi hanno ammazzato nel sonno o ripulito dei miei averi, perlomeno non ancora, essi sono una simpatica coppia di giovani norvegesi che si son presi Dio solo sa quanti anni sabbatici e stanno girando l'Europa! Beati loro! Il tutto a 21 anni!)


Aloha! Torno su www.lastfm.it dopo molto molto tempo e trovo il sito migliorato moltissimo. Così mi capita di provare a mettere il nome del mio gruppo preferito:



E salta fuori che potrebbe piacermi sta gente qua...



Led ZeppelinThe BeatlesAerosmithThe Rolling StonesThe WhoGuns N' RosesDavid BowieEaglesU2Dire StraitsAC/DCPink FloydThe DoorsBon JoviThe PoliceDeep PurpleElton JohnJimi HendrixLynyrd SkynyrdEric ClaptonCreedence Clearwater RevivalVan HalenJohn LennonJourneyBostonBilly JoelForeignerMeat LoafFleetwood MacStyx




Led Zeppelin

The Beatles

Aerosmith

The Rolling Stones

The Who

Guns N' Roses

David Bowie

Eagles3

U2

Dire Straits

AC/DC

Pink Floyd

The Doors

Bon Jovi

The Police

Deep Purple

Elton John

Jimi Hendrix

Lynyrd Skynyrd

Eric Clapton

Van Halen

John Lennon

Journey

Boston

Billy Joel

Fleetwood Mac

Styx

Bryan Adams

Bruce Springsteen

R.E.M.

Electric Light Orchestra

Elvis Presley

ZZ Top

Red Hot Chili Peppers

Kiss

Billy Idol

Santana

Steve Miller Band

The Beach Boys

Freddie Mercury

Scorpions

Phil Collins

Simon & Garfunkel

The Animals

Sting

Foo Fighters

Kansas

Joe Cocker

Europe

Van Morrison

Bob Dylan



L'esame di Psicologia del Consumatore a Comunicazione & Marketing non mentiva... siamo esseri prevedibili...


Aloha e buona giornata! (prevedibile no?)

mercoledì 10 ottobre 2007

Volere e' Potere!

"Scusi, lei è un ciclista per caso?" - StefsTM


"No lo sono stato in passato.." - Il Sig. Montecchi



(Il vostro StefsTM con Danny Wallace ideatore di Join Me)


Aloha a tutti ma proprio a tutti. Oggi carissimi sono felice, in questo momento ho il ghigno e sono anche un pò commosso perchè nello stereo suona uno dei cd del Liga che mi ha regalato mio fratello Max (senza dubbio uno dei regali migliori della mia vita e uno dei quali a cui tengo maggiormente) e "Ti sento" a tutto volume mi fa pensare a tutte le persone a cui voglio e ho voluto bene, e che hanno ricambiato questo sentimento in passato e nel presente, e magari che non ci sono più.


(Oddio non ho idea di quanto mi ci vorrà a finire questo post, sto devastando la stanza sulle note di "A che ora è la fine del mondo?")


Quando vi dicevo e ripetevo fino alla nausea che "Volere è Potere!" a cosa pensavate?


Facciamo così: io vi racconto che mi è successo oggi e poi saran ben affari vostri trarre le opportune conclusioni.


Oggi, pausa pranzo. Sono a casa, più precisamente in bagno con la porta aperta che mi sto finendo di sistemare dopo una rinfrescata. Sono alla fase deodorante + rinfresca alito post spazzolino. Il mio coinquilino Giuseppe mi dice qualcosa, quanto basta per scombinare il filo dei miei pensieri e le azioni meccaniche che ormai eseguo con impeccabile ritualità diverse volte al giorno. In questo modo il mio cervello vede il flacone del deodorante Borotalco Roberts come quello del rinfresca alito.


Pochi secondi e il mio cavo orale capisce che no, il sapore non è di menta. Anzi, brucia e fa venire il vomito.


Greenpeace perdonerà gli svariati litri d'acqua che ho aspirato e risputato. Mentre son lì che me la rido per la mia deficienza sento su Radio Deejay il Trio Medusa che parla dell'argomento del giorno: i piani andati male. Notizia da cui parte il tutto è la mancata azione d'occupazione da parte di Caruso non ho ben capito dove.


Così scrivo:


"12 anni, ruscello da guadare. 2 settimane per fare guado con sassi e assi.Il giorno fatidico le assi cedono finiamo in acqua e il fango si ruba le mie scarpe!"


e dopo 5 minuti mi squilla il cellulare e leggo il nome DJ FISSO.


[Perchè dovete sapere che pochi giorni dopo esser stato lasciato un paio d'anni fa ebbi l'opportunità sempre con i 3 zozzoni di parlare finalmente in radio, ma all'epoca cadde la linea appena accettai la chiamata. E purtroppo non mi richiamarono. Penso che all'Inferno ci sia un girone pensato appositamente per la Telecom Italia]


Ok, sono emozionato rispondo.


"Pronto?"


"Pronto? Ciao sono Alessandra di Radio Deejay, come va? Puoi spiegarmi cosa ti è successo?"


"Ciao Alessandra! Ecco io ho sempre abitato vicino a un fiume vicino al quale c'e' un ruscello e con un mio amico a 12 anni si è cercato di fare un guado. Ma quando abbiam finito e cercato di passare il guado è crollato e siam finiti in acqua! Inoltre il fango si è fregato le mie scarpe così son tornato a casa tutto infangato in calzini"


"Ti andrebbe di raccontarlo al Trio?"


"Al Trio racconterei di tutto."


"Va bene allora rimani in linea, prima c'e' un'altra ragazza poi tocca a te."


"D'accordo, grazie!"


E nel mentre l'emozione cresceva, dopo quasi 10 anni di vera fedeltà finalmente parlavo con qualcuno di Radio Deejay!!! Certo diverse mie mail ed sms erano stati letti negli anni, in particolare sempre dal Trio Medusa, ogni tanto da Linus e Nicola, e un pò meno da Fabio Volo e il Vic. Però tutti i miei tentativi di prendere la linea per partecipare a un programma e dire qualcosa, o acchiappare il premio fedeltà...zero. Mai riuscito.


Ascolto la ragazza prima di me e le voci del Trio, e mi vien da ridere, così rido e arrivo a parlare che ancora sto ridacchiando e il tutto dura poco, il tempo di dire quello che mi è successo anni fa in modo impacciato. Non saluto nessuno, non faccio i compliementi, nada. E' andata. Alla fine sono finalmente riuscito ad andare in onda su Radio Deejay!!!! Salto come un pazzo per l'appartamento, chiamo casa, mando sms in giro. Ce l'ho fatta!!! Registrerò la replica stanotte? Forse sì...


Comunque la giornata prosegue inforco la bici su cui ho speso altri 22€ (25 e se ne trovano di rubate a Parma, Reggio, Modena, e Bologna. Ma alla mia ci sono affezionato. E' il mercato più infame per universitari dopo quello degli affitti) per farla riparare e dopo 20 metri la ruota posteriore si stacca e si incastra tra la forcella e il parafanghi. Rimango in equilibrio, smonto e mi incazzo. E' vero avrei dovuto aspettarmelo visti i biciclettari a cui l'avevo affidata che sembravano usciti da un film di Fellini (giuro!). Però adesso sono così, vestito bene con una ruota incastrata e cose da fare. Non so dove mettere le mani, l'unica cosa che riesco a fare è smontare definitivamente la ruota dopo aver rovesciato il mio destriero. Così sono fermo, a 20m da casa, una ruota in mano e l'altra su un pedale, che non posso mettere le mani in tasca per prendere chiavi o cellulare perchè la catena me le ha insudiciate come si deve. Passano extracomunitari che mi guardano come se fossi un alieno e studenti a passo svelto verso la stazione. Rimango a pensare alla botta di sfiga dopo il momento di gloria. Arriva un signore vestito di verde che apre il furgone accanto a me e ci butta dentro un paio di aspirapolveri.


"Scusi, lei è un ciclista per caso?"


"No lo sono stato in passato..."


i miei occhi brillano, ma prima che possa dire altro


"Ma non ho tempo, devo andare mi spiace" e lo vedo sparire rapidamente dall'altro lato del furgone mentre sento che apre la portiera.


Con voce sempre più sconsolata gli chiedo: "Può almeno dirmi se...è...questo...il modo di mettere.... la ruota?" (prova teatrale molto convincente, la parola ruota è sospirata e sussurrata al tempo stesso)


Mentre mi preparo a mugugnare un "Grazie eh.. Stronzo." pensando di vedere il furgone allontanarsi da me,inaspettatamente l'omone verde risbuca mi viene vicino e dice "La mia non aveva il cambio però."


Letteralmente si insudicia fino ai polsi, rimane ad armeggiare con la mia ruota mentre io non so dove mettere le mani e anzi rischio di schiacciarmi le dita in modi inimmaginabili, ci lavora di buzzo buono per almeno 10 minuti e me la sistema.


Sorride e dice "Così dovrebbe tenere almeno per altri dieci minuti!"


Sono esterrefatto, mi presento traboccante di gratitudine, gli stringo la mano ormai più sudicia della mia così mi dice il suo cognome: "Montecchi"


Montecchi, ovunque lei sia in questo momento sappia che è veramente un brav'uomo!!! Graaazieee!


Bene, non è finita, il nuovo proprietario del Kebab dove mi rapinarono tempo fa (che ha cambiato gestione una miriade di volte) mi invita dentro a pulirmi le mani così posso finalmente andare per la mia strada. La ruota si sposta ancora ma la sistemo da solo, e arrivato in via Emilia chi affianco? Patrizio Roversi su una strana moto con dietro uno che riprende.


In questa stramba giornata ho anche trovato l'ennesimo cent per strada (chissà che succederà quando arriverò a 100? 1UP come in Super Mario?) e ho finalmente un nuovo paio di ciabatte.


Gran giornata davvero.


E sta arrivando la coppia di norvegesi che ospiterò nei prossimi due giorni come Couchsurfers! Mi uccideranno nel sonno? Ruberanno i miei pochi averi? Chissà...


Vi abbraccio tutti!


Aloha!

sabato 22 settembre 2007

Trovare il proprio ip

"E' un mondo indefinibile quello in cui viviamo: una volta la gente cercava se stessa, oggi cerca l'ip del proprio pc." - StefsTM


Per trovare il proprio ip in xp bisogna andare su Start-->Esegui digitare cmd.exe e nella schermata che compare il comando è ipconfig/all



Sono convinto che mio nonno comunicasse meno di me, ma avesse parimenti meno casini tecnologici. A parte il televisore, il forno o il motorino cosa poteva "rompersi" in un modo tale che nessuno avrebbe potuto metterci le mani? Se ci aggiungiamo che uno dei miei zii è pure meccanico viene da sè che l'arte della riparazione è sempre stata la soluzione più rapida (forse farcita da improperi vari durante le varie operazioni, com'e' costume da 6000 anni a questa parte) a un problema tecnico-meccanico. L'informatica ha cambiato radicalmente questa situazione così che la maggior parte di noi usa strumenti di cui ignora il funzionamento.


Quanti di voi masticano di programmazione?


Quanti di voi si riescono a districare tra codici identificativi hardware e riconoscono subito se il pezzo X è incompatibile col pezzo Y?


Quando ero un bimbo smontavo tutto. Poco importava che il pezzo fosse sigillato con il vuoto spinto, saldato, fuso, incastrato o avvitato. Io lo smontavo. E per smontare intendo anche rompere irreparabilmente. La sequenza era pressapoco questa: Oggetto X funziona - Oggetto X smette di funzionare - Piccolo StefsTM viene additato come causa principale di guasto Oggetto X - Oggetto X rimane per troppo tempo senza funzionare - Piccolo StefsTM rimane troppo tempo a contatto con Oggetto X guasto - Piccolo StefsTM teorizza senza saperlo il principio della "scienza infusa" per cui tutto si può riparare senza sapere come funzioni, senza avere gli attrezzi giusti e sopratutto senza averlo mai fatto prima - Oggetto X viene smontato in pezzi che nemmeno l'inventore sapeva potessero essere ottenuti da Oggetto X all'origine - Oggetto X viene rimontato (ma anche no) e non solo non funziona ma si trova alleggerito di N pezzi rimasti fuori - Piccolo StefsTM non impara la lezione e si dedica ad Oggetto Y incrementando le sue credenziali da "distruttore".


Non posso negarlo: riparare le cose mi piace, mi soddisfa e in un certo qual modo mi appaga. Peccato che oggi come allora la maggior parte delle cose le faccia senza considerare nozioni base per un qualsiasi professionista. Windows 3.1 non si incasinava moltissimo. Forse anche perchè non c'era molto con cui incasinarlo, a parte qualche gioco su floppy. Windows 95 invece si incasinava da bestia. Schermate statiche, mouse impazzito, colori da trip allucinogeno. Ce le aveva tutte, in particolare se ci mettevo le mani io, sopratutto se ci mettevo le mani io. Giocavo a Wolfenstein 3D e si piantava tutto. Chiudevo Leisure Suit Larry 3 e i colori morivano. Bene, fosse stato il mio computer... cazzi miei. Ma il pc non era mio, era quello su cui lavorava mio padre. Nella sua umana saggezza, capito che il potenziale distruttivo del sottoscritto non poteva venir sopito dalle console che già possedevo, si comprò un altro pc e mi passò "la cavia". Credetemi, a furia di fare esperimenti coi programmi e senza l'ausilio di manuali, libri, corsi e sopratutto senza il sempre-sia-lodato internet avevo imparato cose su Windows 95 che nessuno immaginava. (Eh Bill? Se mi avessi scoperto all'epoca adesso il tuo Windows Vista non farebbe cagare!!)


Però io non avevo fatto i conti con l'evoluzione informatica. Così uscì Windows 98 e rimasi mago del 95. Per diversi anni, peccato che il passaggio da 95 a 98 fu una piccola rivoluzione. Fui come il carrozziere che dal riparare carrozze si trovò tra le mani un motore. Immaginatevi l'espressione. Ed è sempre stato così, una volta arrivato a un livello di padronanza sopra la media del tale sistema operativo, mi ritrovavo ad essere professionista di qualcosa di ormai vetusto. Con XP invece questo non è successo, l'assenza del DOS ha giocato un ruolo fondamentale.


L'altro giorno alle prese con le reti wireless non sapevo dove battere la testa, ma mi ha consolato il fatto che anche il tecnico fastweb fosse nelle mie condizioni. Cosi' ci siamo confortati a vicenda e abbiamo concordato sul fatto che comunque XP non fosse malissimo.


Per trovare il proprio ip in xp bisogna andare su Start-->Esegui digitare cmd.exe e nella schermata che compare il comando è ipconfig/all


Se invece per caso sapete cosa significhino le schermate blu di XP che dicono cose del tipo


IRQL NOT LESS OR EQUAL


BAD POOL CALLER


PAGE FAULT IN NONPAGED AREA


Vi prego... aiutatemi, mi costa troppo tempo riformattare completamente il PC....


Buona giornata, aloha!

domenica 29 luglio 2007

Certe cose non si possono cambiare

- "Dura Latex sed Latex!" (dovevo fare il pubblicitario lo so) - StefsTM


Forse alcuni di voi non lo sanno ma sono partito...




E ieri sono tornato da Ibiza.


Mi ritrovo ad aggiornare il blog mentre grondo di sudore, la mia pelle si lamenta per il colore che ha assunto nelle ultime 48 ore (simile all'aragosta) e nuvole minacciose promettono un acquazzone coi fiocchi.


Non vi aggiornerò sulla mia permanenza nelle Baleari per il semplice fatto che non c'e' molto da dire.


Almeno per il momento.


Lasciate che vi presenti la mia bandiera:




E' il risultato dei 3 colori che riescono a rilassarmi o a rendermi felice o semplicemente mi rimandano ai luoghi a cui sono legato. Ovviamente il verde delle colline e dei boschi è quello che preferisco, se ci aggiungiamo l'azzurro che assume alcune volte il cielo da queste parti e il bianco delle nuvole che lo solcano, beh ecco la mia bandiera. Chissà, magari in futuro quando sarò governatore di un brandello di terra potrò farla garrire da qualche parte.


Vi lascio con uno strambo componimento che ho creato dagli anagrammi del mio nome, gli anagrammi potete farli voi o semplicemente crearli online con questo sito.


Se ronfo aspetta


forse saponetta


forse tostapane


aspetta forse no


forse aspettano


forata possente.


Fonte po stasera


fosse prenotata


se testo profana


sparate se tonfo


poso te sfrenata


trofeo passante.


Fronte spaesato


pastore nefasto.


Aloha!


Pubblicità: Giovanni Nuti canta Alda Merini. Ascoltatelo.


LE OSTERIE:

A me piacciono gli anfratti bui

delle osterie dormienti,

dove la gente culmina nell’eccesso del canto,

a me piacciono le cose bestemmiate e leggere,

e i calici di vino profondi,

dove la mente esulta,

livello di magico pensiero.

Troppo sciocco è piangere sopra un amore perduto

malvissuto e scostante,

indenne,

meglio l’ubriacatura del genio,

meglio sì meglio

l’indagine sorda delle scorrevolezze di vite;

io amo le osterie

che parlano il linguaggio sottile

della lingua di Bacco,

e poi nelle osterie

ci sta il nome di Charles

scritto a caratteri d’oro. - ALDA MERINI

giovedì 12 luglio 2007

Io, cittadino parzialmente scremato di un impero a lunga conservazione

Il pezzo che leggerete è stato scritto all'inizio del 2004, nel pieno del crack Parmalat. L'ho trovato per caso in una sezione del sito lastampa.it. All'epoca ancora mi firmavo Stefs The Mad.


Non è solo il latte che và a male..



A quanti ancora credono che siano le

mucche a esser pazze e non chi le

trucca come si faceva anni fa coi

motorini. A quanti preferiscono l'happy

hour

e gli happydays passando per una

happyfania o un happymeal. A chi

"scusi ma i bollini?"

e "maledetti ferrotramvieri". A chi,"ha

dato ha dato" e mai avuto.

Io, cittadino parzialmente scremato di

un impero a lunga conservazione

faccio notare

che da questa parte del mondo il sole

splende. Splende e illumina vizi e virtù

del

Bel Paese, sì il noto prodotto caseario

perchè il mio paese, l'Italia, non può

fregiarsi del titolo di "Bel"

in questo neonato 2004. Perchè non

posso essere fiero di rischiare la

guerra civile

se per decreto toccano il calcio e

vedere i miei paisà infuriarsi contro dei

poveri

cristi che chiedono un aumento di

stipendio, dimentichi questi iracondi

pendolari che

quei soldi sono dello stesso colore di

uomini che rincorrono una palla per

90° minuti a settimana

contro le 8 ore lavorative di chi li

scarrozza avanti e indietro tutti i

giorni.Ma evitando

la facile demagogia, ci sono altri motivi

per cui non si può esser fieri di questo

presente

italiano. Come arrivo al 2004 se un

Ministro mi dice che le case vanno

date agli italiani

e non ai Bingo Bongo? Come supero

il 2004 se questo Ministro siede in un

palazzetto dello

sport e non reagisce contro gli insulti

razzisti del nostro Calton Myers? La

risposta è semplice:

mi distraggo. Oh, ecco un

telecomando... Accendiamo questa

Televisione. Davanti ai miei

occhi in quella scatola magica sta

passando una corriera con un attore

toscano, che mi invita

a rinnovare un certo abbonamento. Ma

io non ho mai chiesto di abbonarmi a

un servizio di

questo tipo che mi offre la stessa

quantità di pubblicità e la medesima

qualità di format

forniti dal suo concorrente a prezzo 0.

Spengo la televisione prima che sia lei

a spegnermi.

Voglio viaggiare, aprire la mia mente.

Autostrada, la macchina funziona a

benzina e quindi devo

fermarmi a fare il pieno. Il "benzinaro"

mi guarda con l'aria un pò scocciata e

mi dice "40 Euro" con

una sigaretta all'angolo della bocca. Io

pago e gli chiedo "Ma lo sa che è

pericoloso?" e lui "Tranquillo

non esplode niente" "Ma io mi riferivo

alla sua salute.." "E a te che XXXX te

ne frega??". Giusto, ha

ragione lui, ma allo Stato? Questa

conversazione mi ha fatto venire sete.

E' pomeriggio ed entro nella stazione

di servizo, sembra un Bar qualunque.

Chiedo un'aranciata e noto che di

fianco a me ci sono 2 tazzine di caffè

e un bicchiere di vino bianco. Mah. Mi

dirigo verso l'uscita e vicino al banco di

prodotti tipici c'è

una bella mensola con esposte

diverse bottiglie. Tutte bevande

alcooliche. Si va dalla Malvasia al

Lambrusco passando

per il Nocino. Più avanti scorgo una

bottiglia di grappa che si contende il

posto con una nota marca di vodka.

Ammesso che compri il vino per

stapparlo mi servirebbe un cavatappi,

cosa che trovo in vendita vicino alle

batterie. Che bello! Potrei sbronzarmi

e rimettermi alla guida! Riprendo il

viaggio ma mi sta venendo fame e

fortunatamente alla prossima stazione

di servizio c'è un ristorante. Voglio

cenare e al self service ecco che

mi si ripiazzano davanti bottiglie

formato ridotto di diversi vini. Ora mi

chiedo, qualcuno mi vuole sbronzo o

mi vuole morto?

Forse sbronzo e morto così non c'è

bisogno di indagare molto

sull'accaduto e fine della storia.

L'impero a lunga conservazione

a cui appartengo non vuole mostrare

la propria data di scadenza eppure a

naso sento qualcosa di marcio.

Credo che sia il caso di aprire una

finanziaria in un paradiso fiscale,

magari nel dimenticato Lichtenstein e

accreditarmi

6 o 7 milioni di euro pagabili a vista al

portatore di sventure finanziarie. Alla

fine il sole splende ma lo fa più per

dovere

che per piacere, perchè a noi che non

possiamo guardare il sole dritto neglio

occhi sfugge che quella che vediamo

non è la faccia

ma il didietro, che lui di vedere certe

schifezze si è già stancato da tempo.

venerdì 27 aprile 2007

Lettera alla vita.

-Stavo rischiando di perdere tutto quello che avevo scritto e creato in questo post. Tecnologia malsana!-


Sto cercando di scrivere il testo per un corto che mi è venuto in mente in cui delle persone leggono un testo sulla vita e il suo scorrere e finire. Iniziano dei bambini piccoli, poi dei ragazzi, poi degli adulti ed infine degli anziani. E' un'idea difficile da realizzare perchè vorrei coinvolgere moltissime persone sia maschi che femmine, perchè non ho ancora un testo definitivo, perchè non ho tempo per girare il corto, perchè possono rubarmi l'idea da un momento all'altro e perchè l'ideale sarebbe farlo leggere a persone che provengono da diverse parti d'Italia cosi' da far sentire l'accento.


Ecco una bozza della lettera alla vita(che è qualcosa che pensandoci bene prima o poi tutti scriviamo o scriveremo):

















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"Cara vita,sei qui con me. Sempre: se tu non ci fossi, io non ci sarei.

Ti ho abbracciato nascosto a tutti, tranne che a mia madre.

Lei subito ha saputo che eri con me e per nove mesi mi hai

accompagnato, per uscire al mondo e gridare il tuo nome.

Come può gridarlo ogni bambino che nasce e ancora non

sa parlare. Hai reso forti le mie braccia e le mie gambe così

che potessi prenderti per mano e camminare al tuo fianco.

Quanti passi vita mia, a volte lenti e incerti, o incredibilmente

veloci nelle folli corse tra i campi e tra la gente,tra altra vita. Ho guardato

negli occhi di chi era pronto a lasciarti andare, e di chi ti avrebbe

abbandonato troppo presto e nei loro occhi ti ho riconosciuto.

Eri nelle mie lacrime mentre piangevo perchè non capivo come

potessi abbandonare così all'improvviso chi era ancora ebbro di

te, e ancora non capisco chi decide di strapparti ad altri.

Eri sulle labbra del mio primo bacio, tra gli abbracci dei miei cari,

negli occhi dei miei figli. Ho gridato il tuo nome più volte, celebrandoti come

fanno tutti, anche chi non lo sa. Tu che non hai mai fatto distinzioni.

Ti riconoscono tutti, sul mio volto, sulla mia pelle, sui miei capelli bianchi.

Ora devo salutarti vita, so che stai per abbracciare qualcun'altro, me

lo dice il sole che sta sorgendo. Ti lascio ... e Grazie."


Stefano "Silver Joinee StefsTM" Pertosa


Ho inviato una copia della lettera e del file a Fabio Volo. Questa volta sì Iacopo, è personale.



lunedì 26 marzo 2007

Quando te la vai a cercare e quando ti trova di suo...

"Stai attento che per strada ci stanno i pazzi!" - Detto familiare.



Dunque, sono settimane che devo raccontare quest'episodio.


Ero arrivato quasi fino alla fine del post quando le mie tozze dita hanno creato una magica combinazione di tasti che ha fatto aggiornare la pagina di Mozilla e ho perso tutto quello che avessi scritto. Inutile dire che adesso mi girano sonoramente i maroni e devo fare un riassunto. Peccato. Succede.


Giovedì grasso 2007 Modena.


Sto studiando per l'esame del seminario di storia moderna che dovrò sostenere in pochi giorni. Sono invitato ad andare in maschera in piazza Grande con alcune ragazze. Poi ricevo un sms che rimanda il tutto al prossimo anno. Anima in pace torno sui libri ma ecco passare una parata con diverse bande e gente mascherata proprio sotto alla mia finestra. Manco a dirlo in 5 minuti sono in strada in mezzo a bambini con fialette puzzolette, coriandoli, schiuma e altre cose carnevalesche. Sono irriconoscibile grazie al mio costume. In piazza Grande c'e' un'atmosfera molto allegra, ci sono persone di ogni eta' mascherate e non e a un certo punto le maschere regionali che fino a quel momento avevano sfilato, si presentano una dopo l'altra dal balcone della torre dell' orologio. Da lì come tradizione le maschere modenesi di Sandrone e della sua famiglia Pavironica fanno il loro sproloquio dando voce alla "vox populi" denunciando cosa non va in città, facendo satira sugli amministratori locali.


Finito il tutto mi metto a fotografare la gente mascherata e un tizio vestito da pilota della Ferrari attacca bottone. Si parla di costumi e di carnevale. Quattro chiacchiere niente di più, gli auguro buon carnevale e me ne vado per i fatti miei a fotografare. Di punto in bianco me lo ritrovo di fianco che mi spiega che il suo travestimento è composto da accessori originali da kart, che costano parecchio, che sta morendo di caldo, che ha la carenza di ossigeno, e che queste sensazioni sono comuni negli sportivi che si dedicano agli sport estremi. "Ma che cazzo vuole questo?" mi chiedo.


"Tu fai sport estremi?" mi chiede. "No." rispondo. "Ah dovresti provare, l'asfissia unita all'adrenalina e alla tensione dei muscoli provoca sensazioni ricercate da chi fa sport estremi, sono piacevoli, sono particolari, vedi in questo momento io sto avendo un'erezione."


"..."


Qui c'e' bisogno di una pausa. Già mi immagino molti di voi in preda alle convulsioni, rotolare dalla sedia sul pavimento ridendo alle mie spalle ben consci della mia omofobia. Ah ah ah. Ok, vi siete ripresi? Bene, ora immaginate me bianco come uno straccio dietro a quella maschera che per grazia divina non mi ero mai levato. Come potete intuire per me quella frase andava ben oltre la mia soglia di sopportazione. Già il fatto di essere perseguitati da qualcuno che vuole parlare per forza solo perchè si ha avuto l'educazione di dire 4 parole è di per sè fastidioso. Figuriamoci se il soggetto in questione si mette a parlare delle sue perversioni.


Allungo il passo, facendomi strada verso l'accademia mentre il pilota mascherato, che stranamente deve essere rinomato in quel di Modena dato che molte persone lo salutano con "Ciao Schuemacher!", continua a starmi alle calcagna e non sembra voler desistere. Mi racconta della sua passione per il latex e per la pelle, per la mancanza di ossigeno e del suo feticismo che i suoi genitori non capiscono ma che riesce a soddisfare in alcuni locali del reggiano e del modenese, essendo lui uno che fa girare l'economia con un duplice lavoro: mercante di suppellettili con bancarella e creatore di oggetti in latex per feticisti.


Poteva forse avvicinarmi una ragazza con la passione per le maschere veneziane e per riflesso per il teatro, magari impegnata nel sociale o nella tutela dell' ambiente? Ovviamente no! Doveva capitarmi solo l'omofetish capace di rovinarmi il giovedi' grasso e di farmi capire cosa intendono le ragazze quando parlano di molestie per strada.


Per chi ancora di voi stesse ridendo, non mi sento di augurarvi di venir molestati, ma vi state preparando un carico di karma non indifferente.


Ok, per me era decisamente troppo. Mi metto letteralmente a marciare per levarmelo di torno. "Dove vai?" "IN STAZIONE. HO UN TRENO PER TORNARE A CASA!" "Ah e dove abiti?" "SULL' APPENNINO REGGIANO!" "Ah allora prendiamo il treno insieme, io devo andare a Sassuolo!"


Merda, il depistaggio non funzionava. Non potevo certo prendere un treno tanto per levarmelo dalle balle, e non potevo nemmeno continuare a girare mascherato ora che la parata e tutto l'evento erano finiti! Anche l'idea di correre non era una valida opzione, così come dovevo assolutamente escludere il tornare direttamente a casa, rischiando di far capire al molestatore di turno dove abitassi. A un certo punto mi ricordai del portone dei miei amici novelli sposi. Sempre aperto. Mi avvicinai con fare deciso al portone e mi voltai.


"Ascolta, io adesso devo andare a cambiarmi dai miei amici, non posso mica prendere il treno così. Ciao." "No aspetta, tieni (mi infila in tasca un biglietto da visita e tira fuori un sacchetto di plastica) usa questa plastica per fare una foto della maschera, magari mettiti il sacchetto in testa quando lo fai e fai un'autoscatto, così provi la sensazione che ti dicevo!" "Sì, come no ciao eh" "Aspetta! Magari potresti farmi salire e presentarmi ai tuoi amici!" "NON MI SEMBRA IL CASO, CIAO"


Sbatto il portone, e senza l'ausilio della Red Bull volo per due piani iniziando a suonare freneticamente al portone dei miei amici pregando di trovarli in casa. Mi apre lei, mi guarda stravolto "Ste? Che succede?!" "VI PREGO, NASCONDETEMI!"


Finalmente al sicuro ho modo di sfogarmi, mentre logicamente i miei amici ridono della mia disavventura. Vorrei tornare a casa, ma ho paura di trovarlo fuori, ho paura che mi segua. Chiedo al marito se ha qualcosa da prestarmi per poter essere il meno riconoscibile possibile. Mi vengono prestati dei pantaloni della tuta. Che inevitabilmente mi vanno stretti, molto stretti, roba da farmi sembrare Britney Spears in terapia. Scendiamo le scale e troviamo il fratello del neosposo, appena arrivato a cui chiedo se fuori per caso c'e' un tizio vestito di rosso. In quel momento all'inizio delle scale arriva una ragazza e dice "No non c'e' nessuno vestito di rosso" e abbozza un sorriso. "Ok, posso passare per un pazzo paranoico, meglio spiegare la situazione" penso così le accenno la mia disavventura che ascolta divertita. Ci presentiamo, lei si chiama Silvia è di Milano e abita al piano di sopra dei neosposi. Il tizio non c'e', mi fiondo a casa e condivido la mia esperienza al telefono con Nalia. Ricevo un invito per una birra in compagnia entro un'ora e mezza. Non ci metto molto a pensare a cosa vorrei fare che già mi ritrovo a farlo: mi preparo e riporto i vestiti ai miei amici, e approfittando dell' occasione salgo un piano di scale e mi ritrovo 4 porte. Busso a una.


Si sentono delle risate da dietro la porta e una voce femminile chiede "Sìììììììììììììììììììììììììì?"


"...ehm, buonasera per caso Silvia abita qui..?"


"Sììììì ma non è in casa! hihihihihi!"


*silenzio*


"ah.. grazie... buonasera"


Mi sento preso per il culo, sopratutto per tutta la cornice di risatine dietro la porta quando per strada incontro Silvia.


"Silvia?!Ciao"


"?..Ciao!"


"Sono appena passato a casa tua, ma una ragazza con degli strani ridolini mi ha detto che non c'eri..."


Silvia inizia a ridere, e io mi sento abbastanza scemo.


"No aspetta, ti spiego: io sono in giro per strada perchè è venuto il ragazzo della mia coinquilina e li ho lasciati soli, sai per..."


Mi metto a ridere anche io. "Ascolta, io ero passato per invitarti a bere una birra insieme a degli amici, ti va di venire?"


"Va bene."


Così ho conosciuto Silvia, che ha conosciuto le folli (che in seguito mi chiederanno come l'avessi "rimorchiata" -_-) e che ho perso anche perchè mi ha rivelato che per il suo lavoro sarebbe dovuta partire entro 3 settimane per Torino.


E' proprio vero ragazzi parlando di fortuna e di sfiga, ci sono volte in cui te la vai a cercare e volte in cui ti trova di suo...


Aloha!

venerdì 23 febbraio 2007

Cosa dirai?



Cosa dirai alle stelle quando verrano a trovarti?


Abbasserai gli occhi con cui hai sfidato il sole


o ti coprirai di silenzi perchè pronto non sei stato mai?




Carezzando serrature che non sarebbero mai state tue,


capace a forzarle di sguardo e pensiero,


E hai voluto vestire il tempo da eroico alleato


con lustrini e medaglie che non puoi donargli,


perchè cadrebbero orfane di un simile petto.



Cosa dirai alla metà vuota della clessidra,


quando non sarai più in grado di rovesciarla?


Ormai capace di sentire null'altro che il rumore


della sua sabbia i granelli.



Cosa dirai alle tue vecchie scarpe nuove?


rimarrai mollemente contro quell' albero spoglio


senza cui le tue labbra incontrerebbero l'erba,


o calzerai il tuo destino e riprenderai a vivere?



Cosa dirai alle stelle quando verrano a trovarti?


Sarai ancora dove sei per farti trovare?



-StefsTM

domenica 18 febbraio 2007

How to save a life: in memoria di Ciro Milani e tutti gli altri.

"Il suicidio, per come lo penso io, è una scelta intima e personale." - Ciro Milani



Ciro Milani è morto il 10 Luglio 2005 da suicida a 26 anni. Ho scoperto la sua storia (di cui avevo sentito molto parlare a suo tempo) leggendo del suicidio di un altro ragazzo, padovano, Stefano Fier di 28 anni che il 7 Luglio 2006 si è lasciato cadere nel vuoto dal nono piano dell' ospedale di Padova. A Stefano Fier sono arrivato per caso cercando di trovare il nome di un ragazzo mi pare di orinigi sarde che si era suicidato un paio di anni fa a Parma.


Il ragazzo di Parma e il ragazzo padovano si sono tolti la vita perchè non sono riusciti a rivelare le loro difficoltà universitarie, difficoltà che hanno nascosto dietro delle bugie.


In passato anche io ho fatto i conti con le mie menzogne, ma alla fine ho reagito e i nodi sono venuti al pettine: ho detto la verità.


Non è stata la verità a costarmi molto ma le bugie con cui ho mentito a chi mi stava intorno e mi voleva bene.


Nel liblog http://stefstm.blog.com ho scritto:


"Gli amici. Senza di loro dove sarei? Mi vedo da qualche parte. Morto."


A volte si è forti da soli, a volte si ha bisogno di qualcuno, e a volte anche con qualcuno non si riesce a venirne fuori. Mi sono ripromesso di parlare di morte in futuro, di esprimere il mio punto di vista in merito alla cosa ed è quello che farò, oggi vorrei semmai pensare a questi ragazzi che non ci sono più e a tutti coloro che hanno deciso di togliersi la vita.


Vorrei precisare un paio di cose innanzi tutto:


io provo rispetto per queste persone per il naturale rispetto che nutro nei confronti dei defunti.


io amo la vita ed odio il dolore sebbene ne sia parte integrante.


Molti considerano il suicidio un atto di vigliaccheria per sfuggire a cose che potrebbero comunque essere risolte. Lo considerano "una fuga". Chi la pensa in questo modo è uno sciocco. Le ragioni per voler morire possono essere molteplici e questo non permette di considerare tutti dei vigliacchi. Personalmente non considero nessun suicida un vigliacco se non forse chi compie efferati crimini e si toglie la vita per sfuggire alla giustizia, per evitare le "conseguenze" del suo crimine.


Nella maggior parte dei casi se ci si vuole suicidare bisogna essere o disperati, rassegnati, lucidi e soprattutto con una volontà di portare a termine i propri propositi autodistruttivi.


Ne consegue che un simile gesto non è "semplice" il che esclude la vigliaccata.


E' incredibile come il suicidio sia più elevato nelle metropoli che nelle solitarie province rurali. Eppure quella che viene descritta come la "solitudine dell'io" si manifesta nei grandi centri urbani dove potenzialmente la solitudine sarebbe evitabile affacciandosi alla finestra o camminando per strada. Ma le persone creano barriere invisibili di diffidenza attorno a loro, barriere particolarmente potenti e difficili da superare o abbassare quando gli spazi diventano minori e ci si trova a condividerli con una moltitudine di sconosciuti.


Diceva Maria Teresa di Calcutta: "L'indifferenza è il più grande peccato mortale." e sono d'accordo con lei.


Una parola, una chiacchierata possono fare molto, possono salvare vite. E' eccellente un' episodio di Scrubs andato in onda qualche mese fa su MTV: si intitola "Il mio pranzo." Nel suddetto episodio c'e' questa canzone che ultimamente viene trasmessa anche da Radio Deejay:


How to save a life dei The Fray


Step one you say we need to talk

He walks you say sit down it's just a talk

He smiles politely back at you

You stare politely right on through

Some sort of window to your right

As he goes left and you stay right

Between the lines of fear and blame

And you begin to wonder why you came



Where did I go wrong, I lost a friend

Somewhere along in the bitterness

And I would have stayed up with you all night

Had I known how to save a life



Let him know that you know best

Cause after all you do know best

Try to slip past his defense

Without granting innocence

Lay down a list of what is wrong

The things you've told him all along

And pray to God he hears you

And pray to God he hears you



Where did I go wrong, I lost a friend

Somewhere along in the bitterness

And I would have stayed up with you all night

Had I known how to save a life



As he begins to raise his voice

You lower yours and grant him one last choice

Drive until you lose the road

Or break with the ones you've followed

He will do one of two things

He will admit to everything

Or he'll say he's just not the same

And you'll begin to wonder why you came[...]


Delle morti che ho elencato, quella che mi sconcerta maggiormente è quella di Ciro Milani. Perchè lui l'aveva programmata. Capire dall' esterno perchè e come abbia fatto qualcosa di simile appartiene all' insieme delle ipotesi e delle supposizioni. Ciro Milani lascia dietro di sè un blog, una testimonianza molto più dettagliata della maggior parte delle testimonianze che rientrano nei messaggi lasciati ai familiari, ai cari o a chiunque da parte dei suicidi.


Ciro lascia un blog, la vita che non ha vissuto e una sedia da picnic su di un ponte.



Fate le vostre considerazioni, su come potreste salvare altre vite compresa la vostra.


Compredetene l'importanza. 


Aloha.

domenica 28 gennaio 2007

StefsTM

"Quando in un uomo pazzia ed estro creano la mangia." - TheG


"Fondamentalmente penso di essere un iperattivo pigro." - StefsTM



Al liceo scrissi "Tutti siamo speciali, sono gli altri che ce lo fanno dimenticare."


Ho passato momenti difficili in passato, ma sono convinto che "volere è potere".


Spero che un giorno mi troverete su Wikipedia.


Questo per adesso sono io (poi si vedrà):


 



StefsTM = Essere Umano, Maschio, Italiano,


Europeo, Cosmopolita, Attore, Studente,


Filosofo, Blogger, Scrittore, Consigliere,


Aiutante, Amico, Joinee, Pacifista, Artista,


Abbracciatore, Baciatore, Peccatore, Cuoco,


Ambientalista, Praticante Reiki di II° Livello,


Viaggiatore, Giocatore, Lettore, Curiosone,


CouchSurfer, Ascoltatore, Animalista,


Coglione, Genio, Folle, Futuro Clown di Corsia,


Insegnante, Filantropo, Fondatore, Indagatore,


Membro SGRAV, Capricorno, Serie TV dipendente,


Cinefilo, Stefs82, StefsTheMad, Stefs™, Xephes,


Pensatore, Goloso, Sognatore, Poeta,


Cazzone & Cazzaro, Rompiballe, Passeggero,


Utopista, Romantico Disadattato, Persona Sensibile,


Narcisista, Egocentrico, Solidale,


Compare, Fratello, Compagnone, Buontempone,


Permaloso, Collega, Iperattivo Pigro, Inventore,


Apprendista, Confidente, Ex Fumettaro,


Volontario, Collezionista, Deista, Cìgolo,


Fotografo, Figlio, Fruitore di Ammenicoli Tecnologici,


Quasi Tecnico Informatico molto Nerd, Pendolare,


Nipote, Paranoico, Organizzatore, Ex Boy Scout,


Bambino.



TM= TheMad.


"Siamo uomini di sabbia che corrono controvento."


Aloha!



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