giovedì 12 luglio 2007

Io, cittadino parzialmente scremato di un impero a lunga conservazione

Il pezzo che leggerete è stato scritto all'inizio del 2004, nel pieno del crack Parmalat. L'ho trovato per caso in una sezione del sito lastampa.it. All'epoca ancora mi firmavo Stefs The Mad.


Non è solo il latte che và a male..



A quanti ancora credono che siano le

mucche a esser pazze e non chi le

trucca come si faceva anni fa coi

motorini. A quanti preferiscono l'happy

hour

e gli happydays passando per una

happyfania o un happymeal. A chi

"scusi ma i bollini?"

e "maledetti ferrotramvieri". A chi,"ha

dato ha dato" e mai avuto.

Io, cittadino parzialmente scremato di

un impero a lunga conservazione

faccio notare

che da questa parte del mondo il sole

splende. Splende e illumina vizi e virtù

del

Bel Paese, sì il noto prodotto caseario

perchè il mio paese, l'Italia, non può

fregiarsi del titolo di "Bel"

in questo neonato 2004. Perchè non

posso essere fiero di rischiare la

guerra civile

se per decreto toccano il calcio e

vedere i miei paisà infuriarsi contro dei

poveri

cristi che chiedono un aumento di

stipendio, dimentichi questi iracondi

pendolari che

quei soldi sono dello stesso colore di

uomini che rincorrono una palla per

90° minuti a settimana

contro le 8 ore lavorative di chi li

scarrozza avanti e indietro tutti i

giorni.Ma evitando

la facile demagogia, ci sono altri motivi

per cui non si può esser fieri di questo

presente

italiano. Come arrivo al 2004 se un

Ministro mi dice che le case vanno

date agli italiani

e non ai Bingo Bongo? Come supero

il 2004 se questo Ministro siede in un

palazzetto dello

sport e non reagisce contro gli insulti

razzisti del nostro Calton Myers? La

risposta è semplice:

mi distraggo. Oh, ecco un

telecomando... Accendiamo questa

Televisione. Davanti ai miei

occhi in quella scatola magica sta

passando una corriera con un attore

toscano, che mi invita

a rinnovare un certo abbonamento. Ma

io non ho mai chiesto di abbonarmi a

un servizio di

questo tipo che mi offre la stessa

quantità di pubblicità e la medesima

qualità di format

forniti dal suo concorrente a prezzo 0.

Spengo la televisione prima che sia lei

a spegnermi.

Voglio viaggiare, aprire la mia mente.

Autostrada, la macchina funziona a

benzina e quindi devo

fermarmi a fare il pieno. Il "benzinaro"

mi guarda con l'aria un pò scocciata e

mi dice "40 Euro" con

una sigaretta all'angolo della bocca. Io

pago e gli chiedo "Ma lo sa che è

pericoloso?" e lui "Tranquillo

non esplode niente" "Ma io mi riferivo

alla sua salute.." "E a te che XXXX te

ne frega??". Giusto, ha

ragione lui, ma allo Stato? Questa

conversazione mi ha fatto venire sete.

E' pomeriggio ed entro nella stazione

di servizo, sembra un Bar qualunque.

Chiedo un'aranciata e noto che di

fianco a me ci sono 2 tazzine di caffè

e un bicchiere di vino bianco. Mah. Mi

dirigo verso l'uscita e vicino al banco di

prodotti tipici c'è

una bella mensola con esposte

diverse bottiglie. Tutte bevande

alcooliche. Si va dalla Malvasia al

Lambrusco passando

per il Nocino. Più avanti scorgo una

bottiglia di grappa che si contende il

posto con una nota marca di vodka.

Ammesso che compri il vino per

stapparlo mi servirebbe un cavatappi,

cosa che trovo in vendita vicino alle

batterie. Che bello! Potrei sbronzarmi

e rimettermi alla guida! Riprendo il

viaggio ma mi sta venendo fame e

fortunatamente alla prossima stazione

di servizio c'è un ristorante. Voglio

cenare e al self service ecco che

mi si ripiazzano davanti bottiglie

formato ridotto di diversi vini. Ora mi

chiedo, qualcuno mi vuole sbronzo o

mi vuole morto?

Forse sbronzo e morto così non c'è

bisogno di indagare molto

sull'accaduto e fine della storia.

L'impero a lunga conservazione

a cui appartengo non vuole mostrare

la propria data di scadenza eppure a

naso sento qualcosa di marcio.

Credo che sia il caso di aprire una

finanziaria in un paradiso fiscale,

magari nel dimenticato Lichtenstein e

accreditarmi

6 o 7 milioni di euro pagabili a vista al

portatore di sventure finanziarie. Alla

fine il sole splende ma lo fa più per

dovere

che per piacere, perchè a noi che non

possiamo guardare il sole dritto neglio

occhi sfugge che quella che vediamo

non è la faccia

ma il didietro, che lui di vedere certe

schifezze si è già stancato da tempo.

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