domenica 5 luglio 2009

Silenzio dei blog: io non ci sarò

Condivido le parole di rectoscopy nel post "Silenzio dei blog: noi non ci saremo" pubblicato nel blog Educazione Cinica :




Noi non ci saremo all'ultima trovata attentionwhoristica del gotha dei bloggher italiani.


Noi non ci saremo perché quasi nessuno si accorgerebbe della differenza.


Noi non ci saremo perché non facciamo parte di alcun gotha. La
compagnia di Sofri, Adinolfi, Scalfarotto ci imbarazza. Pensare di
modificare la società scrivendo (o tacendo) in internet, è come leggere
Topolino per cercare di capire la fisica quantistica (semicit.).


Noi non ci saremo perché non mi piace la furbata di accoppiare protesta dei giornalisti e protesta dei blog.


Noi non ci saremo perché molti atterrano qui cercando "pompinari" e non hanno altre pretese.


Noi non ci saremo per rispetto a una data, il 14 luglio, che segna
l'inizio del mondo moderno. Protestare standosene dietro un monitor mi
sembra una ben triste eredità. Soprattutto visto che questo governo e
questa maggioranza ne stanno combinando ben di peggio.


Noi non ci saremo perché Guido Scorza scrive molte cose sensate,
però è anche vero che su internet ci sono molti siti, soprattutto
community, gestiti in maniera autoritaria e che non permettono alcuna
replica.


Noi non ci saremo perché lo spazio per il diritto di rettifica qui
esiste già, e sono i commenti. I commenti sono aperti a tutti e non è
mai stato cancellato nulla. Sono fiducioso che un magistrato (che al
contrario del legislatore le leggi le studia) possa ritenerli
sufficienti.


Noi non ci saremo perché questa legge è l'ennesima grida di difficile applicazione in un Paese che ha i tribunali ingolfati.


Noi non ci saremo perché il provvedimento in merito dimostra una diffusa e totale ignoranza di come funziona il ueb. All'ignoranza si risponde con la pedagogia e, se perdura, con la satira. Non con il silenzio.


Noi non ci saremo perché la legge apre magnifiche opportunità e progressive di troll. Immaginatevi chessò un lucasofri che scrive un post e subito gli arrivano 20 e-mail di richiesta di rettifica.

Aggiungo che se una legge vuole imporre il silenzio, il minimo che si
possa fare è maggior casino (sempre considerando che sono pagine
internet, e dietro un monitor come dici lui, etc, etc, etc).

"Il silenzio è assordante nelle istituzioni. Nella popolazione è inquietante." - StefsTM

Per questo non aderisco al "rumoroso silenzio" gli ossimori mi piacciono solo nella poesia.

Aloha

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