domenica 19 ottobre 2008

Il "Sopravvivenzismo" - Seconda Parte



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Prima Parte



Il sopravvivenzismo è dunque qualcosa di simile ad una filosofia di vita, o di possibile neo-vita se preferite. Quali sono gli elementi essenziali per un buon sopravvivenzista? Vi sono due aspetti fondamentali, quello delle abilità personali e quello dell'equipaggiamento. Le abilità personali sono strettamente correlate ai bisogni fondamentali legati alla sopravvivenza di ogni essere vivente di cui i due principali sono il cibo e la conservazione/miglioramento del proprio stato in particolare quello di salute. Si può dire che lo stato di salute determini a catena tutti gli altri, un sopravvivenzista malato è già fuori dal suo obiettivo poichè la malattia può compromettere la sua sopravvivenza. Qui occorre fare una precisazione: l'equipaggiamento serve idealmente a sostituire o a migliorare le abilità e competenze del sopravvivenzista, ma proprio per questo i vari gruppi di sopravvivenzisti sono arrivati a diverse teorie sulla diversificazione delle competenze e degli equipaggiamenti essenziali in situazioni d'emergenza. Il discorso è lungo e vario, cercherò di riassumerlo nei punti principali dibattuti nei vari modi di intendere il sopravvivenzismo.

Metodo Sopravvivenzista Totale: questo metodo è senza dubbio il più difficile da seguire, prevede una preparazione quasi accademica alla sopravvivenza e in particolare al continuo miglioramento delle abilità personali. Queste abilità sono conoscenze mediche, teniche di autodifesa tramite l'uso del corpo e di armi, abilità di guida di mezzi di trasporto, capacità di procurarsi il cibo in ambienti ostili tramite raccolta/caccia/agricoltura, conoscenze base di chimica/fisica e intermedie di elettronica, meccanica, idraulica, botanica, ingegneria, veterinaria, conoscenze approfondite del territorio in cui si vive e del territorio in cui ci si muove/rifugia.

Metodo Sopravvivenzista Parziale: questo metodo è una via di mezzo tra le abilità personali e l'equipaggiamento utile per la sopravvivenza. Sull'equipaggiamento così come sulle abilità ci sono diverse scuole di pensiero in particolare per quanto riguarda la quantità e il peso dell'equipaggiamento trasportabile e utilizzabile da un singolo individuo. Dalle mie ricerche sui siti e sugli articoli dei vari gruppi ho identificato i seguenti componenti "essenziali": scarpe ed abbigliamento da sopravvivenza (con molte tasche, di materiali resistenti all'usura e ai fenomeni atmosferici, versatili con compontenti che si possono combinare per ottenere capi più leggeri o pesanti), oggetti/utensili da poter utilizzare anche come armi da caccia e autodifesa, kit di pronto soccorso ma preferibilmente kit medico (si differenzia da quello di pronto soccorso per la presenza di strumenti medici e medicinali non presenti nel primo es. la penicillina), cibo conrsevabile a lungo (tramite affumicazione, liofilizzazione, uht etc.) denaro e preziosi, rifugio portatile (tenda, sacco a pelo, cerata), acqua ma preferibilmente un kit portatile per la depurazione dell'acqua. Una radio è considerata necessaria per le informazioni che si possono ricevere in periodi di crisi, viene consigliata però una rice/trasmittente. La voce energia è lasciata un pò in disparte in particolare perchè non la si ritiene necessaria per la sopravvivenza, vengono consigliati infatti generatori a carburante che però sono difficili da mantenere in funzione in condizioni d'emergenza dove i carburanti scarseggiano, preferibili i pannelli solari pieghevoli che possono produrre poca quantità di energia elettrica. Per il fuoco vengono consigliati metodi differenti, dai fiammiferi speciali capaci di accendersi anche in condizioni sfavorevoli alla fiamma, a strumenti di varia natura per produrre scintille/fiamme tra cui particolari lenti in grado di concentrare la luce solare e generare calore.

Metodo Sopravvivenzista Antico: questo metodo ricalca la vecchia idea di costruirsi una base/rifugio inattaccabile e inaccessibile dove sopravvivere. Non necessita di particolari abilità o equipaggiamenti in quanto una volta edificato e approntato questo rifugio provvede a fornire il necessario per la sopravvivenza dell'abitante/abitanti per un lasso di tempo variabile.

In queste prime due parti ho illustrato a grandi linee le filosofie e i metodi del sopravvivenzismo, nella terza ed ultima parte affronterò i diversi piani e le critiche a questi, dei gruppi sopravvivenzisti per far fronte alle emergenze.



Alla prossima.

martedì 7 ottobre 2008

La mia domenica Deejay Zozzona: Processione e Radio.



Aloha, mentre le borse crollano, mentre cantieri sempre più grandi prendono il posto dei campi e delle colline, mentre tutto sembra sfasciarsi, mi regalo qualche pugno di minuti per ripensare e raccontarvi l'esperienza Zozzona a Milano domenica scorsa. Mentre vi scrivo sto giocando a "Trova StefsTM nelle centinaia di foto scattate dai partecipanti", considerando che le foto sono migliaia e la connessione è ISDN potete farvi un'idea della pazienza.



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Prologo: La Deejay Ten, la maratona ideata e voluta da Linus per bloccare il traffico di buona parte di Milano in zona S.Siro incarna l'ossessione di quest'uomo. Ossessione che per il Trio Medusa da anni è sinonimo di sfida. Quest'anno in palio c'erano 48 ore di direzione artistica (in caso di vincita) o 48 ore di diretta consecutiva. La scommessa era questa: il Trio doveva raccattare almeno 1000 mentecatti e fargli fare il percorso non competitivo di 5 Km (la Deejay Five) in almeno 50 minuti. Potevano 3 persone che si fanno chiamare "Zozzoni" giocare pulito?

Dopo un sabato a Bismantova, vado a dormire alle 20 ma vengo svegliato poco dopo l'una dai miei di ritorno da Mantova. Riprendo sonno e alle 3 sono già sveglissimo. Che fare?! La sveglia è alle 4, il treno alle 5:20. Al buio, entrando e uscendo dalla veglia si fa l'ora di mettersi in macchina e andare in stazione a Parma. Fuori è buio, le strade sono deserte, e la stazione ha ancora rappresentanti del popolo della notte: ragazzi post discoteca, vecchi post bevute, un paio di punk, una ballerina del Bla Bla. Il treno è puntuale, è un espresso e arriva da Napoli, dovrebbe giungere a destinazione alle 7:15. Salgo e mi rendo conto che "la disperazione viaggia di notte": il treno è strapieno, a parte alcuni scompartimenti in cui 3 uomini o donne occupano tutti i posti dormendo distesi. Il treno puzza di sudore e di corpi, tranne nelle intersezioni tra le carrozze dove qualcuno pigramente fuma una sigaretta, di fronte alle porte dei bagni, affacciate sull'inferno dei passeggeri che sognano un bagno "decente". Mi rassegno a viaggiare così, 1:55 non sono poi molto. Ma, ci sono persone che ciondolano da un vagone all'altro, borbottando, lamentandosi, emanando forti zaffate di vino. E inevitabilmente provano a parlare. Solo che non capisco niente di quello che dicono. Mi limito ai monosillabi e decido di spostarmi. Vedo il capotreno, blindato oltre le porte del vagone con le cuccette "excelsior" o "excellent", dove le luci sono chiare, le pareti lucide e il pavimento è pulito. E' una carrozza inaccessibile per i dannati della seconda classe, le porte sono sbarrate. Mi vengono in mente i cancelli tra le varie classi del Titanic e mi deprimo. La stazione centrale di Milano è semi-vuota, schizzo a prendere la metropolitana e raggiungo la fermata LOTTO. Esco, sta sorgendo il sole e fa freddo, vedo un signore vestito da gara e gli chiedo "Scusi, lei va alla Deejay Ten?" "Sì!". Lo seguo, è di Rovigo e partecipa a livello competitivo. Raggiungiamo l'Ippodromo di San Siro che è di fronte allo Stadio omonimo. La struttura è enorme, molto ben tenuta. Ci saranno già duecento persone, sparse per i gazebo degli sponsor e quelli dell'organizzazione. Vado ad iscrivermi. TUTTO FINITO. Panico. La tizia dietro il bancone mi dice che posso partecipare comunque, ma che mi daranno la sacca e il cappellino dell'anno scorso, più ovviamente la pettorina di quest'anno. Ma non devo pagare niente. Ovviamente accetto col sorriso a 36 denti. Mi cambio e sfoggio la mia maglietta da Zozzone che recita "Non è pancia, ma un difetto della maglia - Associazione Italiana Panciuti e Felici. Arriva il Trio, e scalda gli animi raggruppando i "fedeli" per la Processione di San Linus, vengono spiegate le condizioni della sfida e distribuiti i ceri che illuminavano la base della "Statua del Santo". Molti dei fedeli Zozzoni si riconoscono subito da come sono vestiti anzi travestiti: c'e' un crociato, un domatore, un cuoco con gli zoccoli, uno col camice, diversi vestiti da preti suore o cardinali con tanto di altarino su ruote che manda musiche sacre - il gruppo di quelli "Da Lodi per Lodarti" - nonostante le insistenze del Trio nessuno è venuto da Chiavari o da Trapani. C'e' anche una banda, è veramente un bel casino. I 3ZZZ sono travestiti da frati e porteranno loro la Statua a spalla. Alla fine dei conti siamo in 1200, dopo un breve momento di raccolta e di preghiera fuori dall' ippodromo intonando "Prova a prenderla" si parte. E' già chiaro che si barerà sulla lunghezza del percorso. La giornata è splendida, sembra primavera. Ogni tanto si intona un "VIVA VIVA SANTO LINO, PROTETTORE DELLA RADIO MIA, VIVA VIVA SANTO LINO, PROTETTORE DI RADIO DEEJAY". Ci fermiamo alla prima stazione per leggere una preghiera. Appare però subito chiaro che qualcuno ha fatto male i conti con i tempi, e quindi da quella stazione in poi, la processione accellererà anche per non diventare un tappo per quei poveri mentecatti che corrono la Deejay Five (il Trio: ma che corrono a fà se non è competitiva?!). Verso la fine siamo talmente veloci che con la banda sembra quasi di essere tra i bersaglieri (anche grazie alla canzone della "Ricciolina). Lungo il percorso ci affiancano Nikki "Cazzo Figata!" di Tropical Pizza e la Madonna (Carlotta, la moglie di Linus) la quale accetta in offerta la statua per poterla mettere in camera da letto... La statua del santo non è messa bene, dopo un paio di colpi contro i rami lungo il percorso è quasi decapitata -SACRILEGIO!! - La variopinta compagine raggiunge il traguardo in un tripudio di urla, strumenti, applausi. Io sono troppo a destra e non raccatto una medaglia. Una foto ufficiale mostra 37 minuti (!!) come tempo totale. Si torna all'Ippodromo dove ci sono Andrea & Michele (li facevo più vecchi) che incalzano il Trio mentre tutti si aspetta Linus il quale non comparirà perchè a fine gara si è sentito poco bene, per questo tutti e 1200 si decreta la nostra vittoria per silenzio /assenso. Vorrei farmi una foto col Trio, ma la ressa è troppa, rinuncio, incontro Lucia e Adele. Avvicino Giorgio del Trio e gli regalo la trombetta che ho suonato durante tutta la processione per far casino in studio. Sono contento, mi dispiace solo per la medaglia e per non essermi fatto la foto col Trio. Lucia e Adele non sono riuscite a ritirare il kit per la gara per il quale avevano pagato. Qui inizia la parte brutta della Deejay Ten: mentre ancora i partecipanti continuano a tagliare il traguardo, buona parte dello staff dell'organizzazione è irreperibile o comunque se c'e' non è riconoscibile. Gli unici con i badge sono quelli degli sponsor. I cestini sono troppo pochi così tutta l'area è disseminata di rifiuti, in particolare adesivi e bottigliette di plastica, la raccolta differenziata è inesistente. Un vero peccato per un evento per me veramente entusiasmante. Mi guardo con le ragazze e butto lì un'idea per cercare di avere una foto col Trio che dovrà registrare la puntata di Chiamate Roma Triuno Triuno nel pomeriggio: andare fuori da Radio Deejay. Andiamo così in Via Massena e troviamo ad aspettare la banda del mattino. Scopro che sono di Parma e che il Trio li ha invitati in trasmissione. Inizio un lavoro certosino da facciabronzista per aggregarci e poter finalmente salire a Radio Deejay. Li tampino sotto gli sguardi perplessi e un pò nauseati di Lucia ed Adele. Alla fine ottengo quello che voglio, l'orario di entrata. Ci dividiamo dalla banda per una pausa pranzo a Parco Sempione che è pieno di gente grazie alla splendida giornata. Il tempo di un toast e siamo davanti a Radio Deejay con 15 minuti d'anticipo sulla banda, fuori c'e' il Trio. Siccome entrare a Radio Deejay, e in particolare seguire il Trio per devozione sono due delle cose sulla mia "checklist" dico ai 3 Zozzoni che io e le mie amiche siamo i Roadie della banda. Per loro è ok, tra 20 minuti si sale. L'attesa per me è lunghissima! Dico a quelli della banda della mia "copertura" per entrare e a loro non da fastidio. Finalmente scende Furio e ci apre le porte della Radio, sono troppo contento e felice, saliamo una rampa di scale e siamo fuori dallo studio rosso. E' un vero pellegrinaggio mentre il Trio consuma una pizza saltano fuori Federico Russo e Stefania Salardi pronti a condurre più tardi Domenica Deejay. Mentre vado in bagno sbircio da una porta uno studio, è un luogo molto informale e alle pareti sono appese delle foto dei personaggi di Radio Deejay. Furio mi vede e mi fa entrare per riportarmi nel pubblico, faccio in tempo a riconoscere Laura e stringerle la mano. Mentre il Trio inizia il programma si aggiunge anche Franco Prevignano. Tra il pubblico ci sono Ciuffo di Barletta e Albe da Genova (il cuoco con gli zoccoli). Quando tocca ad Albe io mi butto per fargli una domanda. E' fatta: ho lasciato la voce in Chiamate Roma, anche se per pochi secondi, ma l'ho fatto dal vivo. Dopo la registrazione è una festa, ancora autografi e foto mentre vengono rapidamente consumati il salame di Felino portato dalla banda - battezzata per l'occasione "Banda del Santo" - e la bottiglia di rosso. Adele riesce a recuperare una borsa della gara. La mia facciabronzaggine è contagiosa. Arriva l'ora di salutarci, io me ne vado, non prima dell'ultimo tentativo di scroccare un passaggio a Parma in compagnia della banda. Uscito da Radio Deejay faccio fatica a credere alla giornata, sono stracolmo di gioia e gratitudine verso le mie amiche. Negli studi mi sono sentito a casa, e il colpo al cuore mi viene quando entrambe mi dicono "dovresti fare radio". Le saluto, Milano non mi è mai sembrata così bella, il parco Sempione è bellissimo così come il castello Sforzesco. Torno in stazione centrale, stanco ma pieno di ricordi di una domenica sicuramente indimenticabile per molti.

Aloha!


giovedì 25 settembre 2008

Coinquilinaggio: coincidenze



Aloha a tutti. Così è arrivato anche il giorno dell'esame di oggi pomeriggio di Antropologia Sociale. Passerò la giornata in facoltà. Dopo una nottataccia che mi ha regalato una fantastica coincidenza: mi sveglio alle 2:48 per dei fortissimi dolori intestinali. Apro la porta della camera e cosa sento? Una sequela di gemiti femminili degni del miglior porno provenire dalla stanza del nuovo coinquilino.



Io piegato sul cesso e lui a trombare.

Il caso ha proprio il senso dell'umorismo.

Aloha

sabato 6 settembre 2008

La gente è pazza!



La gente è pazza, ora ne ho le prove.





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Pochi minuti fa, in macchina, due file per il semaforo. Un genio in gonnella decide che deve andare nella fila a destra, mentre rientra in carreggiatta dall'altro lato della strada. In questo modo si mette di traverso lasciando un piccolo varco per la fila a sinistra. Faccio i calcoli, per passarci ci passo, ma urto a 15Km/h lo specchietto di una Audi. Alzo la mano per far vedere che è colpa mia, e mi metto nella mia coda. L'Audi esce, e mi affianca mettendosi contromano nell'altra corsia!





E' una coppia, sui 40, entrambi hanno gli occhi fuori dalle orbite per quanto è appena accaduto. Letteralmente ringhiano tra una parola e l'altra.





Lui: "ADESSO PAGHI! PAGHI TUTTO!!!"



Lei: "NON PROVARE AD ANDARTENE HO PRESO LA TARGA!!"



Lui: "ACCOSTA! ACCOSTA!"



Lei: "E' GIA' LA SECONDA VOLTA CHE SUCCEDE!"



Io: "Ma che colpa ne ho io..."



Entrambi: "NO E' COLPA TUA!"



Io: "No...ma che colpa ne ho io dell'altra volta!!"



Io: "Se c'e' da pagare pago, dov'e' il problema? Calma!"



Lui: "ECCOME SE PAGHI, ADESSO ACCOSTI!"



Io: "Non c'e' problema, parcheggiamo qui avanti a destra, allora è rotto?"



Lei: "SI' CHE E' ROTT.." (interrotta da un gesto di lui)



Lui: "ORA SCENDO E CONTROLLO!" (apre la portiera, lo specchietto fa bzzz e ritorna a posto)



Lui: "Non è rotto."



Lei: "......"



Io: "Allora che vogliamo fare?"



Loro: "Va bene, va bene, vai."





Se la gente si accanisse così anche per le leggi e il ddl, questo sarebbe un paese migliore.



Bastardi.




domenica 31 agosto 2008

Il "Sopravvivenzismo" - Prima Parte



"Vedo la balena nel Tamigi e quella attaccata alla barca in Australia. Vedo gli orsi polari che nuotano in mezzo all'oceano senza un approdo. E mi chiedo se la tenerezza che suscitano sia pari al disprezzo che provo per l'indifferenza verso i danni che stiamo facendo." - StefsTM




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Aloha a tutti.

Oggi vorrei parlarvi del "Sopravvivenzismo", cosa che gli animali hanno per natura ma che a quanto pare noi umani abbiamo perso, in particolare per quanto riguarda il lungo periodo, e che ritroviamo solo di fronte a situazioni d'emergenza o dinanzi alle ipotesi che queste stiano per verificarsi. Eventi come l'uragano Katrina e le ipotesi sugli sconvolgimenti climatici che dovrebbero avvenire secondo alcuni nel 2012, vengono presi ad esempio dai vari sostenitori del sopravvivenzismo.

Il sopravvivenzismo si basa sull'idea che la società è di per sè fragile e instabile e per questo potrebbe venire meno il tessuto sociale in cui ogni giorno viviamo. I sopravvivenzisti sostengono che l'ordine sociale può svanire da un momento all'altro per svariati motivi, quello che a loro interessa non è il perchè o il come questo avverrà, ma cosa fare una volta che sarà avvenuto.

In questo già si possono distinguere i vari livelli di "fanatismo" dei vari sopravvivenzisti.



Alcuni gruppi sono caratterizzati da una visione apocalittica del futuro prossimo, in particolare a causa di certe credenze religiose. Per questi gruppi, la "fine del mondo come lo conosciamo" è inevitabile e potenzialmente sempre dietro l'angolo.

Altri gruppi sono convinti che si stia assistendo recentemente al manifestarsi di diversi "segni" di un imminente rottura degli equilibri sociali, questi segni sarebbero identificabili con la crisi petrolifera, la crisi monetaria, le rivolte per il prezzo delle materie prime in Africa, e così via.

Per ultimo ci sono i gruppi che vivono in costante allerta, senza realmente "aspettare" un qualche segno che indichi "il punto di rottura sociale", paradossalmente per certi di questi gruppi "oggi è già domani".

Ci sono 2 approcci al sopravvivenzismo, il primo si basa sul principio dell'autosufficienza intesa come quell'insieme di conoscenze/abilità in grado di garantire la sopravvivenza di un individuo. Il secondo è la diretta emanazione del primo e prevede l'istituzione di un gruppo dove poter continuare una vita simile a quella che si faceva prima del "tracollo sociale".



In ogni caso, nessuno di questi gruppi fa affidamento sulle organizzazioni governative o non governative come l'Esercito o la Protezione Civile, questa diffidenza è vista, sopratutto in America come un comportamento ai limiti dell'eversione.

Dopo la seconda guerra mondiale, l'incubo di una guerra termonucleare globale scatenò una ricerca spasmodica verso i mezzi e i modi migliori per poter sopravvivere a un evento tanto devastante. Un incubo talmente vicino a diventare reale, che diversi Stati si adoperarono per istruire i propri cittadini al "sopravvivenzismo". Ne sono un esempio i filmati del 1950 prodotti dal Civil Defence:







La serietà del filmato è involontariamente comica nel dire che i soggetti esposti a radiazioni si riprendono senza problemi e i loro bambini sono perfettamente normali, o nel sostenere che anche con un'esplosione atomica, le case, gli uffici e le fabbriche devono rimanere vive e abitate....



Fine prima parte.

sabato 19 aprile 2008

Sarà dura...



Aloha a tutti, sarà dura avere a che fare per 5 annicon gente come un elettore leghista con cui ho avuto modo di confrontarmi su Terrorpilots che segnalo per questo post.



sebastiano scrive:


x qirex

“quello che dobbiamo fare è impegnarci per far cambiare la testa della gente.” e “finchè ci sarà uno che va in televisione a urlare “COMUNISTI TERRORISTI PORTATE MORTE E DISTRUZIONE”

Io sono un elettore della Lega, ed ho apprezzato il fatto che finalmente qualcuno ha cominciato a capire che in questo schieramento ci sono (salvo eccezioni che anche noi deprechiamo) persone normali, laureati, operai, poeti, casalinghe etc. ma non è su questo che voglio disquisire, ma sulle affermazioni di qirex. trovo aberrante il “far cambiare la testa alla gente”, molto meglio “far si che la gente in assoluta libertà intellettuale impari ad usare la propria testa” Inoltre non è la colpa di chi urla in televisione, fa molti più danni chi si riempie la bocca con la parola “PACE, NON VIOLENZA, LIBERTA’ DI PENSIERO E PAROLA”, e poi davanti alle televisioni spacca le vetrine, incendia le auto , impedisce alle persone (il Santo Padre, Ferrara etc.) di parlare. Ieri in un bar si stava commentando i risultati elettorali del x’ e xcome, è entrata una ragazza e ragazzo ,età 20/25 anni, quando ha visto La Padania che avevo in mano, ad alta voce ha detto “Andiamo via da questo posto dove c’è gente di merda”. senza conoscermi, senza aver ascoltato nulla. Alla faccia della libertà di pensiero e di parola. Tutti gli avventori del bar (ore 09,00 del mattino non gente ubriaca alle 23,30)sono rimasti esterrefatti anche e soprattutto quelli di sinistra commento “questo è uno tanti dei motivi per cui abbiamo perso”. per concludere, non voglio pontificare nulla, ma è l’esempio ciò che la gente guarda e si fa una opinione. quindi UMILTA’ e DIALOGO con le persone anche se la pensano diversamente. Questo è stato il nostro lavoro di militanti in questi anni, parlare ed aiutare a ragionare con calma senza insulti (anzi sovente ricevendone) con la gente nelle piazze, non cambiandogli la testa. Auguri di un pronto ritorno nelle istituzioni. Sebastiano






  • StefsTM scrive:


    Posso incazzarmi perchè hai votato Lega e sei convinto che al Papa [insert bestemmia here] sia stato impedito di parlare quando è stato lui ad annullare l’intervento e che è proprio per libertà di parola e di pensiero che alcuni docenti e studenti avevano invitato l’ateneo a non invitarlo?!


    Poi mi dicono che i media non hanno conseguenze!




  • Posso incazzarmi perchè hai votato Lega e sei convinto che al Papa [insert bestemmia here] sia stato impedito di parlare quando è stato lui ad annullare l’intervento e che è proprio per libertà di parola e di pensiero che alcuni docenti e studenti avevano invitato l’ateneo a non invitarlo?!


    Poi mi dicono che i media non hanno conseguenze!




    sebastiano scrive:


    x Stefs TM: a …………… chiedere di non invitare chicchessia (IL Santo Padre) a parlare e ad esprimere le proprie idee, ti sembra onorare la libertà di parola, mi sa che tu abbia poche idee, ma quelle poche sono sicuramente molto confuse. prova a mescolare i neuroni, forse va meglio…….ma dai. Saluti






  • StefsTM scrive:


    sebastiano è il principio della libertà di parola poter dire di essere anche contrari a tale libertà. Che poi una volta applicata una restrizione (cosa non avvenuta col papa) creando quindi UN PRECEDENTE si chieda nuovamente libertà, allora è un paradosso.


    Di non secondaria importanza il fatto che la chiesa non rispetti la libertà di parola e di pensiero in seno alla sua struttura e l’abbia storicamente ristretta o calpestata.


    Secondariamente uno che vota Lega e che difende la cristianità è un altro paradosso ben descritto dalle parole di quel parroco che aveva concesso uno spazio ai musulmani una volta a settimana: “Preferisco musulmani che pregano a cristiani che bestemmiano”.


    I neuroni se permetti me li tengo come sono.








  • StefsTM scrive:


    E aggiugo questo: Gli elettori della Lega non sono tutti uguali, perchè non bisogna MAI generallizare, ma chissà perchè tutti quelli che conosco hanno il vizio (problemaa) di non ammettere mai che hanno sbagliato, toppato, errato, pestato. Cercano sempre di spostare il discorso o di fare il giochino del “ma prima/ma in passato”. Anche adesso tu mica dici “Sai che c’e'? Sono contrario all’idea di impedire a qualcuno di parlare però effettivamente al Papa nessuno glielo ha effettivamente impedito perchè l’ha deciso lui.”


    Io ce l’ho con la Lega perchè i suoi dirigenti che sono sempre gli stessi non hanno mai chiesto scusa o ammesso le palesi contraddizioni dei loro proclami man mano che passavano gli anni e le ancor più palesi incongruenze nei loro comportamenti e alleanze.


    Stanno ad urlare contro la microcriminalità ma accettano di buon grado gente con reati peggiori.


    E te lo dico da terrone e amico di immigrati. Per me il Federalismo Fiscale avrebbe pure senso, ma le parole e i fatti sono cose per le quali se non ci si ravvede davvero, allora non ha senso perdonare e ancor peggio dimenticare.


    Dimenticare Borghezio all’europarlamento o Bossi che col tricolore ci si pulisce il c…


    Padani, padani, ma quando si parla di voti ed elezioni salta fuori la magica parola “gli italiani”. Gli italiani appunto, sono quelli che sanno che la Padania non esiste nè a livello geografico, politico ed etnografico.






Sarà dura...



Aloha a tutti, sarà dura avere a che fare per 5 annicon gente come un elettore leghista con cui ho avuto modo di confrontarmi su Terrorpilots che segnalo per questo post.



sebastiano scrive:


x qirex

“quello che dobbiamo fare è impegnarci per far cambiare la testa della gente.” e “finchè ci sarà uno che va in televisione a urlare “COMUNISTI TERRORISTI PORTATE MORTE E DISTRUZIONE”

Io sono un elettore della Lega, ed ho apprezzato il fatto che finalmente qualcuno ha cominciato a capire che in questo schieramento ci sono (salvo eccezioni che anche noi deprechiamo) persone normali, laureati, operai, poeti, casalinghe etc. ma non è su questo che voglio disquisire, ma sulle affermazioni di qirex. trovo aberrante il “far cambiare la testa alla gente”, molto meglio “far si che la gente in assoluta libertà intellettuale impari ad usare la propria testa” Inoltre non è la colpa di chi urla in televisione, fa molti più danni chi si riempie la bocca con la parola “PACE, NON VIOLENZA, LIBERTA’ DI PENSIERO E PAROLA”, e poi davanti alle televisioni spacca le vetrine, incendia le auto , impedisce alle persone (il Santo Padre, Ferrara etc.) di parlare. Ieri in un bar si stava commentando i risultati elettorali del x’ e xcome, è entrata una ragazza e ragazzo ,età 20/25 anni, quando ha visto La Padania che avevo in mano, ad alta voce ha detto “Andiamo via da questo posto dove c’è gente di merda”. senza conoscermi, senza aver ascoltato nulla. Alla faccia della libertà di pensiero e di parola. Tutti gli avventori del bar (ore 09,00 del mattino non gente ubriaca alle 23,30)sono rimasti esterrefatti anche e soprattutto quelli di sinistra commento “questo è uno tanti dei motivi per cui abbiamo perso”. per concludere, non voglio pontificare nulla, ma è l’esempio ciò che la gente guarda e si fa una opinione. quindi UMILTA’ e DIALOGO con le persone anche se la pensano diversamente. Questo è stato il nostro lavoro di militanti in questi anni, parlare ed aiutare a ragionare con calma senza insulti (anzi sovente ricevendone) con la gente nelle piazze, non cambiandogli la testa. Auguri di un pronto ritorno nelle istituzioni. Sebastiano






  • StefsTM scrive:


    Posso incazzarmi perchè hai votato Lega e sei convinto che al Papa [insert bestemmia here] sia stato impedito di parlare quando è stato lui ad annullare l’intervento e che è proprio per libertà di parola e di pensiero che alcuni docenti e studenti avevano invitato l’ateneo a non invitarlo?!


    Poi mi dicono che i media non hanno conseguenze!




  • Posso incazzarmi perchè hai votato Lega e sei convinto che al Papa [insert bestemmia here] sia stato impedito di parlare quando è stato lui ad annullare l’intervento e che è proprio per libertà di parola e di pensiero che alcuni docenti e studenti avevano invitato l’ateneo a non invitarlo?!


    Poi mi dicono che i media non hanno conseguenze!




    sebastiano scrive:


    x Stefs TM: a …………… chiedere di non invitare chicchessia (IL Santo Padre) a parlare e ad esprimere le proprie idee, ti sembra onorare la libertà di parola, mi sa che tu abbia poche idee, ma quelle poche sono sicuramente molto confuse. prova a mescolare i neuroni, forse va meglio…….ma dai. Saluti






  • StefsTM scrive:


    sebastiano è il principio della libertà di parola poter dire di essere anche contrari a tale libertà. Che poi una volta applicata una restrizione (cosa non avvenuta col papa) creando quindi UN PRECEDENTE si chieda nuovamente libertà, allora è un paradosso.


    Di non secondaria importanza il fatto che la chiesa non rispetti la libertà di parola e di pensiero in seno alla sua struttura e l’abbia storicamente ristretta o calpestata.


    Secondariamente uno che vota Lega e che difende la cristianità è un altro paradosso ben descritto dalle parole di quel parroco che aveva concesso uno spazio ai musulmani una volta a settimana: “Preferisco musulmani che pregano a cristiani che bestemmiano”.


    I neuroni se permetti me li tengo come sono.








  • StefsTM scrive:


    E aggiugo questo: Gli elettori della Lega non sono tutti uguali, perchè non bisogna MAI generallizare, ma chissà perchè tutti quelli che conosco hanno il vizio (problemaa) di non ammettere mai che hanno sbagliato, toppato, errato, pestato. Cercano sempre di spostare il discorso o di fare il giochino del “ma prima/ma in passato”. Anche adesso tu mica dici “Sai che c’e'? Sono contrario all’idea di impedire a qualcuno di parlare però effettivamente al Papa nessuno glielo ha effettivamente impedito perchè l’ha deciso lui.”


    Io ce l’ho con la Lega perchè i suoi dirigenti che sono sempre gli stessi non hanno mai chiesto scusa o ammesso le palesi contraddizioni dei loro proclami man mano che passavano gli anni e le ancor più palesi incongruenze nei loro comportamenti e alleanze.


    Stanno ad urlare contro la microcriminalità ma accettano di buon grado gente con reati peggiori.


    E te lo dico da terrone e amico di immigrati. Per me il Federalismo Fiscale avrebbe pure senso, ma le parole e i fatti sono cose per le quali se non ci si ravvede davvero, allora non ha senso perdonare e ancor peggio dimenticare.


    Dimenticare Borghezio all’europarlamento o Bossi che col tricolore ci si pulisce il c…


    Padani, padani, ma quando si parla di voti ed elezioni salta fuori la magica parola “gli italiani”. Gli italiani appunto, sono quelli che sanno che la Padania non esiste nè a livello geografico, politico ed etnografico.






martedì 15 aprile 2008

Discovery Channel: Il Leghista



Benvenuti a una nuova puntata di "Discovery Channel" oggi scopriremo insieme una nuova creatura del Regno di Berlusconia: il leghista.

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Il leghista è un uccello e appartiene all'ordine degli Xenofobiformi, è per questo un animale molto schivo e rissoso, il quale sebbene abbondi nel suo habitat naturale conosciuto come Padania, manifesta il costante timore di scomparire in mezzo ad altre forme di vita.


Al pari della famiglia dei Psittacidae è un uccello in grado di riprodurre i suoni che ascolta, tra questi la voce umana. Si è molto dibattuto sul fatto che il leghista sia in grado di formulare un discorso o meno, gli studiosi tendono a pensare che questo animale non faccia altro che raccogliere tutte le frasi memorizzate e le ripeta in ordine casuale, risultanto comprensibile ai propri simili ma privo di senso agli umani.


Non è una specie autoctona della zona in cui vive, ma è stata introdotta con successo a partire dai primi anni '90 nella Padania.


La Padania è un luogo non definibile geograficamente, politicamente o etnograficamente, per questo nonostante gli sforzi di decine di esploratori, nessuno è in grado di localizzarla e identificarla con certezza, un pò come la Montagna del Sapone.


Semplicemente la Padania non esiste o meglio esiste solo nella testa di chi ci crede, sintomo comune di chi è colpito dalla sindrome "Alice nel paese del mago di Oz".


Il senso dell'orientamento del leghista è poco svilluppato, infatti è un animale stanziale, restio alle migrazioni, eccezion fatta per la stagione degli amori, periodo conosciuto ai più come "elezioni". In questo lasso di tempo il leghista compie una migrazione verso la città di Roma dove trova becchime in abbondanza e si riproduce.


Alcuni esemplari di leghista sono stati visti anche in località balneari molto più a sud della Padania, fino a raggiungere Lampedusa. Questi esemplari forse si sono persi, o sono stati allontanati dallo stormo, non ci è dato saperlo con certezza.


Il nemico del leghista padano (che si differenzia dal leghista veneto) è il diverso. Tutto ciò che non è Padano (ma proprio qualsiasi cosa, dal cibo, ai suoni ai colori) è inviso e rifiutato dal leghista. Viene da sè che il nemico del leghista sia il resto del mondo.


A causa di un difetto visivo-cerebralcognitivo il leghista non è in grado di riconoscere un territorio che non sia il suo, questo gli porta a credere che al di sotto di una certa area geografica la terra scompaia lasciando il posto al mare, questa visione del mondo è a ben vedere assai più ristretta di quella in voga nei tempi antichi in cui si credeva che la terra fosse piatta e finisse oltre lo stretto di Gibilterra.





I leghisti sono molto golosi di un frutto di una pianta che gli italiani seminano a periodi irregolari: l'albero del voto.

L' albero del voto è una pianta infestante, predilige terreni ricchi di ignoranza e paure indotte, produce un unico frutto molto succoso e molto ambito nel regno animale: la vittoria.

Chiudiamo con l'immagine di un leghista che stringe la vittoria tra le zampe.





Arrivederci alla prossima puntata di Discovery Channel!


martedì 29 gennaio 2008

Tana libera tutti!



Ok, allegri bricconi (non mi riferisco a chi ha cercato Breve+Manuale+Per+Costruire+Un+Ordigno+Esplosivo spero che la polizia postale sia sulle tue tracce) chi di voi ha avuto l'ardire di mettere una mia nomination tra i Z-BLOG?!



E nella sezione MIGLIOR Z-BLOG FONTE DI SPUNTI per giunta!


Spunti per cosa?! Per suicidarsi?! Accetto anche chi dirà che aveva letto Spuntì e non Spunti....


Comunque è sempre bello tornare a Modena e trovare 3 biglietterie automatiche su 4 fuori servizio. O meglio...



2 sono state scassinate e 1 semplicemente è fuori servizio. Non oso immaginare cosa succederà domattina.



Per qualche assurdo motivo mi è tornata in mente Ibiza, forse per la presenza del Diabolika, fatto sta che ci sono un paio di cose che mi sono scordato di raccontare in merito a Playa d'en Bossa e all'hotel Fiesta Playa d'en Bossa (che fantasia per i nomi nevvero!).



Quando qualcuno tra di voi sentirà dire dal sorridente tour operator che l'hotel è comodo perchè vicino all'aeroporto gli tiri un cazzotto fortissimo in mezzo agli occhi.



La spiaggia non è male, e l'hotel è abbastanza pulito, le camere sono spaziose e insonorizzate perchè...

...la musica è una costante! Ad alto volume ovviamente, quindi se vi svegliate tardi o col mal di testa son problemi vostri.



Il cibo è una tristezza infinita, e i bus sono una vera avventura. Capire dove sono le fermate e a che ora passi un bus è semplicemente impossibile. Se per caso un bus è pieno potete entrare pagando e spingendo. Se è strapieno probabilmente resterete a terra e vi toccherà aspettare anche un'ora per il prossimo. Attenzione, di notte per andare e tornare dalle discoteche (eccetto alcune che hanno bus dedicati) i mezzi sono sempre strapieni.



Ma la vera rogna, la tortura esclusiva per playa d'en bossa sono gli aerei. La rotta sorvola gli hotel nell'ultima parte dell'atterraggio, spiaggia inclusa.





alt : http://www.youtube.com/v/nJ7qNcB5wnk&rel=1



Segnalo un servizio assurdo con cui sbizzarrirvi con le vostre foto!


Face of the future!


(ad esempio potreste rendere lo vecchio luddista veramente vecchio)







Aloha!



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