Trenitalia: denunciarli per danni morali?
Per sapere il mio pensiero su Trenitalia basta andare sul mio vecchio blog. Solo che allora scrivevo da pendolare universitario.
Adesso vorrei raccontarvi la mia vicenda da pendolare lavoratore:
Ieri seminario a Milano. Inizio ore 10:00.
Unica soluzione di viaggio che si avvicini a quell'orario:
Regionale Parma - Milano partenza 8:06 arrivo a Milano Lambrate ore 9:40.
Arrivo in stazione in anticipo e il treno è già al binario. I primi due vagoni sono vecchi e logori, ma sopratutto sporchi. Sporcizia per terra, sui sedili, sulle pareti, ovunque. Qua e la ci sono dei giornali che sono stati precedentemente usati o come poggiapiedi o come salvaguardia dei pantaloni. Le poche persone sedute hanno un'aria rassegnata.
Passano i poliziotti della Polfer di scorta al convoglio, sento uno di loro dire "Che schifo, non ci si può neanche sedere".
Quindi, uno si alza alle 6:30 per essere puntuale ad un appuntamento e deve farsi un'ora e 40 minuti su vagoni sudici. Che fare in una situazione del genere?
Non viaggiare? Impossibile, salterebbe l'impegno di lavoro.
Tornare alla macchina? Improbabile, difficile garantire l'arrivo in orario al seminario.
Lamentarsi? Con chi? Ho pensato chi potessi chiamare in quel frangente. Alle otto del mattino. L'ASL? I NAS? Chi?!
Quindi si viaggia verso Milano. A Piacenza e Pavia il treno si riempie, in una galleria rimaniamo al buio per un minuto. Buio totale.
Ovviamente la dose doveva raddoppiare in giornata.
Esco dal seminario, e torno in stazione.
C'è un treno che va a Piacenza, quando arrivo al binario si sta fermando.
Penso che da Piacenza ci saranno più treni per tornare a Parma invece di dover aspettare 33 minuti a Lambrate.
Partito alle 17:01 il treno è arrivato a Piacenza alle 18:58
Mi rendo conto che qualcosa non quadra quando arriviamo a Rogoredo: il treno viaggia lentissimamente, si ferma a tutti i semafori possibili ed immaginabili.
Fa un caldo infernale, il riscaldamento è acceso e si viaggia a finestrini abbassati. Cosa mai successa o vista prima: mi esplode la bottiglia d'acqua gasata. SFRAAAAZ. Qualche goccia addosso a me, ma un bagno per il signore anziano di fronte.
E' l'inferno: il treno passa per Pavia. MA CHE C'ENTRA PAVIA?! Penso.
Chiedo al capotreno:
S. - scusi, ma questo va a Piacenza?
C. - Sì.
S. - Che coincidenza riesco a prendere per Parma?
C. - Mmmm. Ma lei dov'è salito?
S. - A Milano Lambrate
C. - MALE!
S. - ...
C. - Doveva prendere quello per LIVORNO. Questo arriva alle 18:57
S. - COSA?! MA NON CI SONO FERMATE INTERMEDIE DOVE POSSO PRENDERE QUELLO PER PARMA?!
C. - No.
Ahahahaha! Che pirla che sono! Volevo tornare in fretta in Emilia con un treno diretto a Piacenza! Peggio per me che non ho preso un treno diretto IN TOSCANA.
Il treno ferma ovunque. Anche dove non ci sono semafori. A un certo punto leggo un cartello stradale VOGHERA 21 .
Stupida scuola che m'hai insegnato la geometria euclidea:
Per due punti passa una e una sola retta (che è la via più corta che li unisce). Trenitalia non conosce la geometria euclidea.
In azzurro il tragitto d'andata da PC a MI, in rosso il ritorno.
Oggi pomeriggio dopo il lavoro avrei voluto partire per Roma. Ma...
Ma i sindaci di Parma, Reggio e Modena lo sanno che dal primo pomeriggio fino al mattino NON C'E' UNO STRAMALEDETTO EUROSTAR DIRETTO PER ROMA?! SOLO COINCIDENZE A BOLOGNA.
Trenitalia ti odio. Che dite, ci sono gli estremi per denunciarli per danni morali?
Aloha